Bastava un solo punto per fare festa e quel punto, puntuale, è arrivato.

Un traguardo storico per la “Città degli Imperiali” conquistato in un Giovanni Paolo II gremito in ogni suo ordine di posto. Oltre tremila gli spettatori presenti, divisi tra tribuna e gradinata. Decine e decine di tifosi accalcati lungo l’intera recinzione che delimita il tappeto verde. Per non parlare di balconi, terrazzi, addirittura un drone, che dall’esterno dell’impianto segue la gara.

L’intera città è paralizzata. Non importa come e dove, l’importante è esserci. Il Francavilla è in Lega Pro, con buona pace di piazze blasonate come Taranto e Nardò, giusto per citarne qualcuna. Un traguardo frutto di una programmazione seria da parte della Società e di scelte azzeccate. Una rosa altamente competitiva, un mix di giovani e gente d’esperienza. Il tutto orchestrato alla perfezione da un bravo allenatore, capace di centrare due promozioni dirette e passare, in soli due anni, dall’Eccellenza alla Lega Pro. E poi ci sono loro. Questi tifosi capaci di rendere il Giovanni Paolo II una bolgia.

La coreografia iniziale è degna dell’occasione. Al centro della gradinata viene calato un copri curva con su scritto “Conquistiamola”, mentre ai lati è un continuo ondeggiare di bandierine blu e bianche. Il tutto reso perfetto dall’accensione di diversi fumogeni bianco-blu proprio a ridosso della balaustra.

Lo spettacolo offerto dalla tribuna coperta non è da meno. Centinaia di cartoncini bianchi con la scritta “Francavilla” in blu tappezzano l’intero settore. Da un terrazzino, situato sulla parte sinistra della tribuna, viene addirittura offerto un breve spettacolo pirotecnico, per la gioia di grandi e piccini. C’è anche una striscione per capitan Taurino, autentico beniamino del pubblico di casa.

Si gioca praticamente in un frastuono pazzesco. Alla mezzora c’è il vantaggio pugliese ma la gioia dei “tremila” dura poco. Passano soli sette minuti e i laziali trovano il gol del pareggio. Si va al riposo con il punteggio di perfetta parità.

La ripresa offre poche emozioni. Le due compagini sembrano quasi accontentarsi ma sugli spalti e tutt’altra storia. Il pubblico di casa, ad un passo dall’apoteosi, non molla e offre ancora spettacolo deliziando tv e fotografi con una corposa sciarpata. Nel settore occupato dagli Ultras vengono accese un paio di torce mentre si innalzano alcuni cori contro gli odiati Neretini.

Il cronometro sembra essersi fermato. L’attesa è snervante.

Ecco, improvvisamente, il triplice fischio. Il boato è di quelli assordanti. Il Francavilla è nella storia.

Che la festa abbia inizio!

Antonio Vortex.