Match europeo spigolosissimo ma sicuramente interessante dal punto di vista ultras. Arrivo da “osservatore esterno” nella città sul Meno, e con un giorno di anticipo sulla partita. Girando in zona stazione, mi rendo subito conto che l’aria che si respira è parecchio “tesa”: sono diversi gli adesivi “freschi di colla” con insulti in italiano nei confronti dei supporters biancocelesti.

Parlando con altri ragazzi arrivati dall’Italia, carpisco che c’è una vera e propria “caccia” in città, e non è ovviamente consigliabile fare il turista disinvolto. La conferma ulteriore arriva subito dopo, quando ultras locali, supportati da alcuni ragazzi di Bergamo, tentano un contatto con dei laziali all’interno di un pub (saranno diversi i fermati da ambo le parti), pronta la risposta della polizia locale con dispiegamento davvero massiccio a schermare le due fazioni.

Il giorno dopo l’aria, se possibile, è ancora più tesa ed è davvero difficile girare in città: io stesso sono stato più volte oggetto di attenzioni. Decido a questo punto di recarmi allo stadio. Qui, come spesso accade in Germania, non c’è un vero e proprio ingresso riservato agli ospiti: ci si dirige verso i vari “gate” varcando i tornelli insieme ai locali.

Guadagnato il settore ospiti, ho provato infatti, con largo anticipo, ad acquistare il tagliando per un settore locale che mi consentisse una migliore visuale anche sugli “ospiti”, ma senza nessun risultato: mi godo quindi lo spettacolo della CommerzBank Arena, insieme ai tifosi laziali.

Il colpo d’occhio è ottimo, lo stadio da 51mila posti appare praticamente “sold out”. La coreografia all’ingresso in campo è spettacolare, con tutto il settore tribuna a sventolare bandiere rosso/nere che formano la scritta “Frankfurt 1980” (anno in cui conquistarono la loro unica Coppa Uefa), mentre in curva si compone con un mosaico di cartoncini il simbolo della squadra e della città: l’aquila.

La curva di casa si presenta gremita, spiccano gli striscioni Orobici tra cui “Claudio Libero”. Sventolio di bandieroni e cori potentissimi durante tutto il match. Davvero d’impatto le sciarpate e i cori “botta e risposta” che coinvolgono tutti (ma davvero tutti) i settori dello stadio. I locali, sospinti anche dal risultato, aprono il secondo tempo con ancora più entusiasmo. Bella la torciata con bandierone a centro curva, seguita subito dopo da un eloquente “Lazio Merda”.

Gli ospiti, arrivati in buon numero (circa 800), occupano lo spicchio a loro riservato, esponendo i drappi dei gruppi principali in maniera capovolta.

Ottimi cori e battimani con lo sventolio di diversi tricolori, nonostante il match volga in maniera del tutto sfavorevole. Da segnalare una buona presenza di ultras Polacchi, amici dei laziali. Più volte durante il match c’è stato spazio per cori di offesa da ambo le parti.

A fine partita il deflusso è avvenuto senza particolari problemi, e anche questo bellissimo match è da mettere in archivio.

MS