20140408_riccardo-magherini-morte-firenze-3-300x225Anche se non prettamente inerente al mondo del tifo, riportiamo questa notizia per sottolineare come spesso, anche l’aver calcato campi di calcio di un certo livello, non faccia passare inosservato notizie che, di contro, rimangono sottotraccia quando, spesso e volentieri, ad esserne protagonisti sono i tifosi stessi. Con ciò facciamo i migliori auguri alla famiglia Magherini sperando che venga fatto presto chiarezza sul caso.

Il giallo sulla morte di Riccardo Magherini, il fiorentino quarantenne morto il 2 marzo scorso dopo l’arresto da parte dei carabinieri. L’uomo era stato bloccato in stato confusionale e in agitazione. “Aiuto, vogliono uccidermi. Sto morendo” le sue ultime parole.

“Aiuto, vogliono uccidermi. Sto morendo”. La richiesta di aiuto è stata registrata con un cellulare da un residente affacciato alla finestra. La voce è quella di Riccardo Magherini, 40 anni, ex calciatore delle giovanili della Fiorentina,morto il 2 marzo in seguito ad un attacco di panico in centro a Firenze, durante l’arresto da parte di alcuni carabinieri. L’uomo quella sera aveva bevuto ed era fuori di sé, tanto da dare in escandescenza rompendo alcune vetrine e rubando un telefono cellulare. L’audio di quelle che sarebbero probabilmente le sue ultime parole è stato pubblicato sul sito repubblica.it: è l’1.25, quartiere fiorentino di Borgo San Frediano. Un residente si affaccia alla finestra e gira il filmato, mentre l’uomo si trova ammanettato a terra in posizione prona, con quattro militari dell’Arma che lo bloccano sull’asfalto.

“Mi sparano”,”ho un figlio”, “sto morendo”, urla. Poi, all’improvviso, Magherini smette di gridare e di dimenarsi. Arriva un’ambulanza chiamata dagli stessi carabinieri, ma è necessario l’intervento di un’auto medica del 118, che giunge circa dieci minuti dopo. L’uomo è in arresto cardiaco, ma i tentativi di salvarlo si rivelano inutili.

L’autopsia ha escluso che il decesso sia stata provocato da eventuali percosse. Sono in corso gli esami istologici e tossicologici che dovrebbero determinare la causa della morte e chiarire se un intervento tempestivo avrebbe potuto salvargli la vita. Alcuni testimoni ascoltati dai carabinieri hanno spiegato che l’arresto è stato regolare, ma c’è chi parla di calci sferrati mentre il 40 enne era a terra in manette. Le indagini andranno quindi avanti per stabilire eventuali negligenze dei militari e degli stessi sanitari del 118 arrivati sul posto per i primi soccorsi.

[Fonte Fanpage]