Domenica 12 gennaio in una giornata soleggiata ma piuttosto fredda, si affrontano l’Alma Fano di mister Alessandrini e i biancoscudati ospiti di Sullo. Il Padova arriva al “Mancini” rinforzato dal mercato di gennaio con acquisti di tutto rispetto quali Hallfredsson, Nicastro e Littier, un vero lusso per la serie C e sopratutto un sogno per compagini come i granata, che si sono accontentati del trentenne centrocampista Amadio dal Pineto.

Sono 1.000 gli spettatori presenti con 180 di fede padovana, dietro le classiche pezze in stile britannico, che si faranno sentire a tratti, facendo registrare parecchie pause, probabilmente alimentate dal fatto che l’entusiasmo di inizio stagione è un ricordo molto lontano.

La curva granata si presenta con lo striscione di contestazione: «BASTA CHIACCHIERE È ORA DEI FATTI»; il mercato non ha portato quegli innesti in organico che la piazza invocava e di cui la squadra ha bisogno per ottenere una salvezza per ora alquanto difficile. Esposto inoltre fuori dallo stadio lo striscione: «DALLE TRIBUNE AI SETTORI POPOLARI NO AGLI ESPERIMENTI SOCIALI». Nelle scorse settimane in molti avranno letto le notizie riguardanti i fatti avvenuti in Curva Primavera a Torino o a Brescia, che sono soltanto gli ultimi frutti, in ordine di tempo, di una repressione che sempre più spesso assume i toni della caccia alle streghe pretestuosa e infondata. Lo stesso messaggio è stato condiviso ed esposto da diverse altre tifoserie italiane proprio per sensibilizzare su questa deriva arrogante del potere esecutivo che sempre più spesso, anziché prevenire i problemi tende a crearli per poi legittimare il proprio pugno duro.

Partono forte gli undici di mister Alessandrini che, grazie ad un rigore sacrosanto che Barbuti trasforma spiazzando il portiere padovano, passano in vantaggio e portano entusiasmo nella parte centrale della curva, dove si alzano decisamente i decibel, alimentati da un tamburo nella speranza di portare a casa quella vittoria che, in tutto il girone di andata, non è mai arrivata.

«Ciao Beto» e «Vola verso l’Isola che non c’è» sono gli striscioni alzati successivamente in Curva da “Ultras Fano” e “Panthers” per Francesco Riberti, tifoso granata e papà di un giocatore dell’under 17 granata recentemente scomparso.

La prima frazione di gioco, dopo il goal su rigore del nuovo acquisto padovano Nicastro, a tempo pressoché scaduto, si chiude in parità. Nei secondi quarantacinque minuti tutto lascia presagire ad un pari, ma a cinque minuti dal triplice fischio, un’incornata di Di Sabatino porta la prima vittoria al “Mancini” ed è una vera e propria liberazione per tutti, giocatori, dirigenti e tifosi. Per ben due volte la curva granata chiama la squadra sotto il settore, incoraggiandola con un “forza ragazzi non vi lasceremo mai…” e congedandosi così dopo la prima vittoria interna della stagione fattasi attendere fino al 12 gennaio. Meglio tardi che mai.

Tommaso Giancarli