Nel testa coda di campionato non riesce al Fano il botto di capodanno a causa di un rigore concesso in pieno recupero che consente alla capolista Padova di uscire imbattuta dal Mancini.
Ci sono circa 1.400 persone in questo venerdì pomeriggio lavorativo alle ore 14:30 e tutto sommato è da considerarsi un buon numero, anche in ragione dell’ultima posizione in classifica.
I padovani si sistemano nel settore ospiti in circa 150 unità, arrivando con una decina di minuti di ritardo per via dei controlli delle forze dell ordine alquanto minuziosi. Dietro le proprie pezze tutte biancoscudate, offrono un bel colpo d’occhio a livello numerico e anche dal punto di vista canoro risultano i migliori finora visti nel settore ospiti del Mancini.
Nel primo tempo mi sistemo sotto la curva fanese e riuscirò a sentire solo a tratti gli ospiti, seppur il coro a ripetere “Pa-do-va” risulti di gran impatto canoro. Nella seconda parte del match, in linea d’aria più vicino ai tifosi padovani, li sentirò con molta più frequenza.
Da segnalare che, all’ingresso dello stadio, steward e forze dell’ordine hanno controllato una ad una tutte le sciarpe dei tifosi locali, sequestrando poi alcune sciarpe con la scritta “Gruppo anti Pesaro” e “Odio Pesaro”, fatto anomalo che si verifica con sgradevole puntualità negli ultimi tempi.
La curva di casa comunque, nonostante si trovi per il secondo anno consecutivo a festeggiare il capodanno da ultima in classifica, si raggruppa dietro le insegne dei due gruppi principali, affiancate dalla pezza dei gemellati jesini. Partono veramente forte, aiutati dal goal di Germinale al 20′ del primo tempo, poi si fanno notare per lo striscione “CIAO MATTEO”, dedicato al 15enne calciatore della Vis Pesaro morto alla vigila di natale in un incidente stradale.
Finisce in parità sul campo, tanta la delusione tra i tifosi granata, soprattutto per una classifica veramente difficile.
Tommaso Giancarli