È domenica 11 agosto, il nuovo Fano targato Gaetano Fontana scende in campo per la seconda partita del triangolare di Coppa Italia di Serie C contro l’ambizioso Teramo di mister Tedino.

La società granata, ancora imbottita di giovani, è in pieno calcio mercato e confida di tesserare prima del 25 agosto (prima giornata di campionato contro la Sambenedettese) un bel manipolo di “over”, essendo attualmente un ragazzo del 1997 il più “anziano”.

Per questa partita sono presenti circa 500 spettatori, di cui 150 da Teramo, tutti compatti e a petto nudo. I teramani, nel settore ospiti dietro le loro pezze “Teramo Zezza” e “1913” forniscono una prestazione di assoluto livello sia come tifo che come numero. Battimani e cori per il Diavolo (loro simbolo storico), cantano per tutta la partita aiutati dalla prestazione della squadra, superiore a livello tecnico e avanti anche di preparazione. La squadra abruzzese segna un goal per tempo e vince in scioltezza.

I tifosi granata presentano la loro consueta formazione: Panthers 1977, nel centro curva, e spostati a destra, gli Ultras Fano; cantano ma il livello canoro è nettamente inferiore ai più numerosi tifosi teramani.

Al 30° minuto del primo tempo succede quello che meno ti aspetti: Filippo, tifoso dei Panthers, vede la pezza di Bronco girata, corre subito nella recinzione per rimetterla come prima, ma, nel farlo, gli si incastra la fede nella recinzione. Nella discesa si strappa il dito ei soccorsi non sono proprio immediati per via di un cancello chiuso. Nel mentre una donna si è sentita male nel veder la scena. Alla fine, Filippo viene trasportato in ospedale.

I Panthers piegano gli striscioni e restano in silenzio per il resto della partita. Finisce così in silenzio la prima partita ufficiale del Mancini di Fano. Solidarietà anche dai vertici della società granata, che ha fatto sentire la sua vicinanza con un pensiero scritto: “Forza Filippo siamo con te”. Frase assolutamente condivisa da tutto il popolo granata (e anche dalla redazione di Sport People, ndr) e, soprattutto, dai Panthers.

Tommaso Giancarli.