Nella sesta giornata del girone H di serie D si affrontano Fasano e Bitonto, formazioni che non regalano mai gare banali, anzi i tifosi presenti oggi allo stadio sanno già a priori e con certezza di assistere ad uno spettacolo sia in campo che sugli spalti, visti precedenti non certo avari di adrenalina degli anni scorsi.

Nel settore ospiti sono circa una ventina i presenti, di cui circa 4/5 riconducibili al gruppo organizzato, i quali faranno sentire sporadicamente i loro cori, solo ed esclusivamente all’indirizzo della tifoseria locale, con insulti ed improperi di vario genere.

La curva di casa, presente in buon numero, si raccoglie al centro in un quadrato molto compatto e che scandisce cori a sostegno della squadra incessantemente e per tutto l’arco dei novanta minuti, rappresentati dallo striscione AVANTI ULTRAS che da qualche tempo ha preso il posto di quelli principali, in virtù del particolare periodo repressivo.

L’ingresso in campo delle due squadra viene accompagnato dai bimbi appartenenti alla categoria pulcini del Fasano calcio mentre l’incontro vero e proprio, dopo soli 13 minuti ad opera di Battista, pende già in favore dei padroni di casa. Il vantaggio non fa che aumentare i decibel del tifo fasanese, i quali non dimenticano i propri compagni diffidati con ulteriori cori a sostegno della libertà per tutti gli ultras d’Italia, non disdegnando tuttavia di rinverdire la rivalità con i martinesi, ai quali verrà fatta visita tra qualche settimana.

La gara, come descritto in precedenza, rispetta i canoni delle scorse stagioni, difatti saranno ben sei gli ammoniti tra gli ospiti, più l’espulsione di capitan Palazzo ad inizio ripresa, mentre saranno due i cartellini gialli sventolati in faccia ai padroni di casa.

Paradossalmente l’inferiorità numerica ringalluzzisce gli ospiti che prendono possesso del pallino del gioco, creando numerosi occasioni da rete, sventate ottimamente ora dalla difesa ora dal portierino di casa, il classe 2002 Fatmir Ceka, di recente convocato anche nella nazionale Under 21 dell’Albania.

Lo storico tifoso Vito “Guardastelle” viene ricordato con uno striscione ed il coro a lui dedicato, lo stesso a lui tanto caro quando seguiva le sorti del Fasano, è il meritato ricordo di una persona che ha lasciato un ricordo indelebile.

Nel secondo dei sei minuti di recupero il Fasano raddoppia con l’argentino Giancarlo Bianchini, permettendo ai biancazzurri di portarsi sul due a zero, risultato con il quale si chiuderà poi l’incontro.

Complici i risultati provenienti dagli altri campi, Brindisi, Casarano e Fasano in coabitazione raggiungono il primo posto in classifica e, se mentre per le prime due, autentiche corazzate, non vi è il fattore sorpresa, per i locali è tutto grasso che cola al fine di raggiungere quanto prima gli obbiettivi di inizio stagione.

La squadra raccoglie il giusto tributo sotto il settore più rumoroso del Vito Curlo, mentre gli ospiti sono tenuti “a rapporto” dai propri sostenitori i quali, dopo anni di tentativi di scalata al professionismo, sono costretti a fare i conti con il ridimensionamento dei propri obbiettivi, vista la partenza verso la vicina Monopoli di patron Rossiello.

Foto di Riccardo Dibiase
Testo a cura della redazione