La vittoria in quel di Marigliano sette giorni prima, ha sancito ormai definitivamente il raggiungimento della salvezza da parte del Fasano ed ora le mire della formazione biancoazzurra sono rivolti verso le zone alte della classifica, senza obblighi o ansie da prestazione considerato che l’obiettivo prefissato è stato già raggiunto.

Il raggiungimento dei play off avrebbe del clamoroso, data la falsa partenza nelle prime giornate e visto che la prima posizione se la contendono le due corazzate Cerignola e Bitonto: concludere il campionato sul gradino più basso del podio, sarebbe una grande soddisfazione tanto per la società quanto per i tifosi.

Nella gara di oggi tutte le premesse sembrano di buon auspicio: ospite al “Vito Curlo” è il fanalino di coda Matino e, dulcis in fundo, rientrano alcuni diffidati della tifoseria di casa dopo quasi cinque anni; a loro è dedicato uno striscione in curva sud, dove si segnala inoltre un copricurva a tema che sarà sostenuto dagli ALLENTATI FASANO, i quali si prodigheranno con cori e fumogeni per far sentire la loro presenza e vicinanza a tutti i diffidati di rientro e ancor più a quelli che ancora non lo sono.

Pronti via ed i locali passano subito in vantaggio, aumentando l’entusiasmo in tutti i settori del rinnovato stadio di casa che, ad oggi, risulta essere ancora imbattuto. Un nuovo striscione ai diffidati rientrati nella giornata odierna si leva in alto, ma questa volta gli autori sono i ragazzi di Locorotondo, legati da una profonda amicizia con la tifoseria di casa e presenti quest’oggi al loro fianco.

La squadra di casa manca il raddoppio a più riprese e quasi a sorpresa giunge, su rigore, il pareggio degli ospiti, con ammonizione del difensore fasanese reo del fallo il quale, dieci minuti dopo, subisce il secondo giallo che condanna i padroni di casa all’inferiorità numerica, tra lo sconcerto del pubblico di casa e del mister, che nell’occasione sarà espulso anche lui, che nel secondo tempo si sposterà in tribuna per seguire come possibile i suoi ragazzi in campo.

La ripresa fa il paio con l’inizio gara ma a parti inverse, con gli ospiti che su autorete trovano il vantaggio inaspettato, che paradossalmente galvanizza ancora più la curva di casa, che continua ad incitare i propri calciatori alla ricerca del pareggio, speranze che, al quarto d’ora della ripresa, sembrano infrangersi di fronte all’ennesima espulsione che condanna il Fasano a giocare in nove il resto della gara.

Il pubblico di casa è inferocito e ricopre di insulti ed improperi il direttore di gara, il quale, poco dopo, estrarrà il suo quarto cartellino rosso di giornata verso il capitano ospite per un brutto fallo di reazione, così la gara riprende in nove contro dieci.

Dopo un iniziale sbandamento, la squadra di casa viene incitata in maniera ancora più fragorosa, con le avversità del campo che incidono in maniera inversamente proporzionale sul volume dei cori, sempre più forti proprio nel momento di maggiore difficoltà per il sodalizio fasanese.

Nel frattempo in curva vene esposto uno striscione in ricordo di Pasquale Cotugno, ultras sipontino le cui vicissitudini personali hanno inciso e contribuito allo storico gemellaggio tra Fasano e Manfredonia. Un altro striscione esprime sostegno ai Gladiators Nimes, gruppo anch’esso legato ai locali al quale è stato chiesto dalla dirigenza transalpina lo scioglimento coatto, in ragione dei contrasti fra lo stesso e il presidente.

La gara si trascina stancamente verso la fine e proprio nel recupero, quando ormai le speranze dei più si erano arenate, il capitano della squadra di casa trova il guizzo vincente sotto la Sud. Facilmente intuibile l’esplosione di gioia del pubblico presente che festeggia poi con la squadra per questo punto insperato.

Foto di Riccardo Dibiase