Si disputa in serata al “V. Curlo”, per via della contemporaneità con la cronoscalata Fasano-Selva, la gara che vede opposti il Fasano, alla ricerca dei punti che garantirebbero la matematica certezza di disputare i play off, ed il Molfetta, senza assilli di classifica ma con un discreto organico che, almeno sulla carta, potrebbe dare filo da torcere ai biancoazzurri di casa.

I riflettori sono l’occasione per esaltare la coreografia del gruppo ultras di casa, gli ALLENTATI FASANO, dal nome unico in tutta la penisola, il quale vide la comparsa del suo striscione per la prima volta il 17 aprile del 1988. Si giocava allora Fasano-Potenza di Interregionale, sul campo neutro di Putignano per via dei lavori di rifacimento del terreno di gioco di casa, resisi necessari dopo la sopraggiunta matematica, prima, storica promozione in Serie C2. Da quel momento e per 34 anni ininterrottamente, prima in Gradinata e successivamente in Curva Sud, gli ALLENTATI non hanno praticamente fatto mai mancare il tifo a sostegno dei colori della propria città.

Nel settore riservato agli ultras di casa, per l’occasione, trovano spazio tutti gli striscioni ALLENTATI avvicendatisi sugli spalti nel corso degli anni e, ad inizio gara, viene issato un copricurva raffigurante uno dei simboli storici del gruppo, ossia la Pantera rosa nata dal genio di Fritz Freleng e Dave DePatie; il bandierone è stato poi messo in risalto con un gioco di luci ad intermittenza che ha creato davvero un ottimo effetto scenico, guadagnandosi l’applauso di tutti i presenti.

Gli ospiti giungono con qualche minuto di ritardo, sono circa una ventina e si posizionano nella parte alta della gradinata, senza fare mancare il sostengo alla loro squadra per tutta la durata della gara. Quando non potranno farsi sentire, per via della differenza di numeri, si faranno vedere mantenendo costantemente braccia alzate e lanciando cori all’indirizzo del rettangolo verde, attestandosi tra una delle tifoserie ospiti più continue presenti a Fasano.

La curva sud di casa oggi è invece in gran spolvero e la vittoria a Nocera di sette giorni prima, contro una diretta concorrente alle posizioni di maggior prestigio, ha contribuito a ringalluzzire gli ultras fasanesi, i quali in più occasioni lanciano cori a sostengo del proprio ideale, del proprio gruppo e coerentemente a questo tipo di atteggiamento, il primo striscione della giornata lo dedicano a Stefano Cucchi, vista la sentenza definitiva di condanna giunta in settimana ai carabinieri accusati del pestaggio che ne provocò la morte. Roboante quanto significativo è il coro che ne accompagna l’esposizione: “SIAMO TUTTI STEFANO CUCCHI”.

La gara, a causa del forte vento, non permette quelle giocate della squadra che il pubblico fasanese ha mostrato di apprezzare durante l’anno, per cui la scena se la prende tutta la Curva Sud che, poco prima che termini il primo tempo, espone uno striscione a favore dei Gladiators Nimes, a cui sono legati da un’amicizia basata dagli stessi ideali e suggellata da frequenti visite reciproche.

Il secondo tempo riprende sulla falsariga della prima frazione, con il vento a farla da padrone e la tifoseria di casa, coinvolgendo spesso la tribuna, a spingere i biancoazzurri alla ricerca del goal che permetterebbe di conquistare tre punti fondamentali per il matematico raggiungimento dei play off.

Ai festeggiamenti del gruppo di casa si uniscono anche i gemellati di Locorotondo, i quali espongono uno striscione di auguri per questo anniversario.

La squadra locale spinge a più non posso per regalare la vittoria ed unirsi anch’essa ai festeggiamenti, si gioca quasi sempre nella metà campo avversaria, ma purtroppo la rete tarda ad arrivare mentre il tempo scorre inesorabilmente.

Quando la partita si avvia al novantesimo, compare l’ultimo striscione della serata in ricordo di Pasquale, vivo nei ricordi di ogni fasanese, persona eccezionale, grande amico di tutti i tifosi oltre che accanito sostenitore dell’amicizia tra gli ultras. Non c’è stato tifoso, amico o gemellato passato da Fasano in tutti questi anni, che non abbia gustato le sue pizze e focacce servite assieme alla sua immancabile dose simpatia: “LE BELLE PERSONE NON MUOIONO MAI. PER SEMPRE PASQUALE”.

A otto minuti dalla fine, l’episodio che potrebbe decidere la gara: al Fasano viene assegnato un calcio di rigore tra le proteste degli ospiti, ma il capitano fasanese si fa ipnotizzare dal giovane portiere ospite, classe 2003, che respinge l’angolata conclusione, custodendo lo zero a zero iniziale e che sarà poi il risultato finale.

La gara si conclude tra lo sconforto dei calciatori biancazzurri, consci dell’occasione sprecata, che non fa però il paio con il pubblico presente sugli spalti, che tributa alla squadra un lungo applauso, ringraziandola dell’ottima stagione fin qui disputata, in cui è stato superato abbondantemente l’obbiettivo salvezza prefissato ad inizio stagione.

Foto di Riccardo Dibiase.
Testo a cura della Redazione.