Tempo grigio a Foggia, il cielo non promette nulla di buono anche se la temperatura mitiga gli animi in vista di questo importante secondo turno dei playoff. Si gioca di domenica alle 18 in gara unica, in casa della meglio classificata. Allo “Zaccheria” arriva il Potenza per una sfida che oltre ai risvolti calcistici, si annuncia interessantissima anche sugli spalti, dove richiama tanta gente attirata anche dall’orario favorevole.

Il cielo in definitiva regge e l’ingresso dei giocatori in campo è segnato da un grande spettacolo sullo sfondo del terreno di gioco. Iniziando dal settore ospiti, la presenza potentina è come sempre positiva, caratterizzata dal classico stile dei lucani, fatto di materiale curato nei minimi dettagli e molto bello a vedersi.

Parlando di numeri, sono stati messi a loro disposizione 350 biglietti che verosimilmente sono stati tutti venduti. Passando invece dalla quantità alla qualità, in quella bolgia che era quest’oggi lo stadio foggiano, è stata durissima per loro farsi sentire. Per questo il loro tifo è stato tutto incentrato su cori a ripetere e secchi, intervallati da lunghissime pause. Strategia comunque vincente, visto che con un pubblico avverso su così alti livelli, l’unica strada percorribile era quella di concentrare tutti gli sforzi in determinati momenti e cori perché melodie più lunghe o ritmate avrebbero finito inevitabilmente per essere coperte. Molta originalità in ciò che hanno cantato, manate di pregevole fattura a dare ulteriore movimento alla loro prestazione complessivamente più che positiva.

Per quanto riguarda la tifoseria di casa, la Curva Nord offre un impatto scenico letteralmente impressionante. Densa coltre di fumogeni alla vecchia maniera ad inizio partita, che finiscono per oscurare completamente terreno di gioco e spalti per qualche minuto. Il tifo vocale è invece possente per tutti i 90 minuti. Manate bellissime, ancora altri fumogeni accesi durante tutta la partita mentre oltre all’anniversario degli “Indomabili”, non mancano gli auguri per la festa della mamma con un paio di simpatici striscioni a tema, sia fra i locali che fra gli ospiti.

La curva Sud invece offre una coreografia più strutturata con il ricorso ai cartoncini e ad un corpicurva al centro. Livello di difficoltà non altissimo come siamo abituati a vedere in questi anni, specie all’estero ma la riuscita è ottima e poi, come da sempre questa piazza ci ha abituati, c’è quella sostanza e quella forza dell’essere che non ha poi bisogno di tanti effetti speciali ma solo della preservazione della tradizione ultras, di cui appunto “anche” la coreografia ne è parte ma non la sola o la più importante. Anche il loro tifo è bello e costante per tutta la partita, lasso di tempo in cui balzano all’occhio soprattutto i bandieroni sempre al vento.

In definitiva tre settori che hanno creato un frastuono suggestivo. Come la famosa rèclame, non si può chiedere nulla di più dalla vita visto che in questa fattispecie c’è anche il Lucano rappresentato dagli ospiti. Giusto per la cronaca, in campo proprio verso la fine della partita il Foggia acciuffa il goal con cui riesce a rimontare il vantaggio Potentino alla mezzora, passando così il turno in virtù del miglior posizionamento in classifica durante la stagione regolare.

Testo di Massimo D’Innocenzi
Foto di Massimo D’Innocenzi e Pierpaolo Sacco

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