Uno dei match-clou della sesta giornata del massimo campionato di basket italiano è sicuramente Fortitudo Bologna-Pistoia. Se in campo l’esito era probabilmente scontato, visto lo 0 sotto la voce “punti” in classifica della squadra toscana, gli spalti destano sicuramente maggiore curiosità: i gruppi della Fossa dei Leoni e della Baraonda Biancorossa non si sono mai incontrati nella loro storia. Il maggiore interesse riguarda il tipo di accoglienza e confronto che si sarebbe venuto a creare, prendendo come riferimento i rapporti non propriamente idilliaci tra le due tifoserie negli anni ’90, il comune legame di simpatia con il tifo Centese e il campanilismo che divide le due città. I dubbi sul tipo di accoglienza si dissipano prontamente: i circa 130 sostenitori biancorossi vengono accolti con un eloquente “Pistoiese pezzo di merda” da parte degli ultras biancoblu. La Baraonda evita di rispondere, se non con qualche gestaccio isolato, e il confronto diretto tra i due gruppi termina qui.

Poco prima del fischio di inizio, con le ugole già calde da ambo le parti, viene esposto uno striscione da parte della Fossa, in riferimento a un singolare episodio che vide protagonista l’ormai compianto presidente pistoiese Roberto Maltinti: ai tempi della Serie B, il giorno della sfida tra Bottegone-Fortitudo giocata al PalaCarrara di Pistoia, il bar sfortunatamente era chiuso, Maltinti allora si adoperò per fornire le birre al tifo più caldo bolognese. Con in sottofondo cori in suo favore, la Baraonda non può che applaudire commossa questo ricordo.

Il tifo durante la partita scorre in modo piacevole da entrambi i lati. Ovviamente è inutile sottolineare quanto i numeri siano dalla parte della tifoseria casalinga, con i cori più importanti e sentiti seguiti dall’intero PalaDozza: fare l’elenco dei cori sarebbe troppo riduttivo, ma degni di nota sono il botta e risposta a tutto palazzo “Biancoblu, Bologna alè, Biancoblu..” o contro i rivali pesaresi. Naturalmente anche l’onda finale messa in atto da tutto il settore risulta davvero suggestiva. Il tutto coadiuvato da bandiere di varie dimensioni.

Anche la controparte ospite offre una positiva prestazione canora. Il settore, costellato di bandierine più due bandieroni più grandi, riesce a farsi sentire spesso dalla tifoseria bolognese. Meritevole di attenzione è il “Con la voce/mani/saltellando insieme a noi..” cantato nel momento di massimo vantaggio biancorosso, o il più volte ripetuto “Noi siamo i pistoiesi”. Anche i battimani vengono eseguiti positivamente da tutto il settore. Per concludere, nonostante la stanchezza finale, il prestigioso avversario e l’ennesima sconfitta in arrivo (l’undicesima consecutiva), la tifoseria pistoiese sfodera una prestazione ricca di orgoglio.

Non c’è granché da dire nei confronti della Fossa, che personalmente non avevo mai visto in prima persona: la fama che circonda questa tifoseria, per quanto possa contare la mia opinione, è più che ben meritata. Per quanto riguarda gli Unici, essi tentano a più riprese di provocare il settore ospiti, oltre che ovviamente a supportare la propria squadra. Menzione speciale riguardo il comportamento avuto dalla Fossa al termine della partita: quando qualche “cane sciolto” ha tentato di operare gestacci nei confronti dei pistoiesi, i ragazzi in balaustra hanno prontamente intimato di smettere.

Con il punteggio finale di 82 a 71 Fortitudo batte Pistoia, che vede la sua classifica aggravarsi notevolmente. I toscani ospiteranno domenica prossima Trieste, avversaria in campo per la corsa salvezza e fuori, in quanto gemellata con Forlì e amica della tifoseria montecatinese. La Fortitudo invece godrà di un altro turno in casa, ospitando Brescia.

Testo di Edoardo Pacini
Foto di Daniele Bettazzi