26-11-2017: Francavilla – Vastese 1-1, Serie D Girone F

In questo domenica di fine novembre m’intriga molto la partita tra il Francavilla e la Vastese, principalmente per due motivi; il primo è che allo stadio “Valle Anzuca” manco da più di dieci anni ed il secondo è che la Vastese, essendo terza in classifica, verrà seguita in massa dai suoi tifosi.

Il giorno della partita arrivo due ore prima dell’inizio della gara. Per l’occasione la società del Francavilla ha indetto la giornata giallorossa per cui non sono validi gli abbonamenti e tutti pagano regolare biglietto.

La situazione in casa Francavilla non è delle più rosee, non tanto per la neopromossa squadra che sta disputando un discreto campionato e si trova a metà classifica, quanto per la curva ed i suoi ultras che non stanno attraversando un bel momento causa diverse diffide tanto che, in un recente comunicato, hanno dichiarato la sospensione dei gruppi Curva Sud Francavilla e Sioux ’86 ma non lo scioglimento, garantendo presenzia in curva con la pezza per i diffidati.

Nonostante l’amicizia esistente da qualche anno tra le due tifoserie, arrivando nei pressi dello stadio mi accorgo che c’è qualche elemento di troppo: difatti vedo un numero sproporzionato di forze dell’ordine a presidiare strade e settori.

A meno di un’ora dal fischio d’inizio vengo a sapere che la curva di casa non ha avuto l’agibilità, per cui resterà chiusa al pubblico e gli ultras verranno dirottati in tribuna insieme agli altri tifosi. Ovviamente gli ultras giallorossi, già penalizzati abbondantemente, non ci stanno e scelgono di non entrare per protesta contro questa assurda decisione.

I vastesi, già presenti in mattinata con gli amici di Francavilla, non ci pensano due volte e nonostante l’importanza della partita ed il robusto numero di presenti, decidono di solidarizzare con i francavillesi scegliendo di non entrare.

Così, poco prima della sfida, i componenti della curva giallorossa ed i gruppi della Curva D’Avalos sfileranno insieme in corteo con partenza dal punto di ritrovo degli ultras del Francavilla. Davanti al corteo viene esposta la pezza FRANCAVILLA & VASTESE FRATELLANZA AD OLTRANZA e dietro di esso sfileranno oltre un centinaio di ultras tra canti, lo sventolio del bandierone vastese e di varie bandierine. Arrivano nei pressi dell’entrata della tribuna per poi fermarsi e cantare cori per entrambe le tifoserie, a rimarcare un’amicizia sempre più consolidata, contro le forze dell’ordine e per la libertà degli ultras. Infine attaccano uno striscione su una cancellata a sottolineare il loro pensiero su questa decisione: “L’ULTIMA TROVATA CHE PAGLIACCIATA”.

Sono sempre tenuti sotto osservazione dall’occhio della telecamera della Digos che ad ogni movimento riprende, come quando i ragazzi si arrampicano sulla ringhiera per esporre un paio di stendardi dei gruppi. Stanno fuori una mezz’ora buona, poi giustamente si sottraggono all’occhio vigile del “Grande Fratello” lasciando comunque lo striscione bene in vista.

Una volta finito tutto decido di entrare sul rettangolo verde, più che altro con la curiosità di vedere questo discusso settore inagibile. Devo dire che è sempre un’emozione particolare entrare in questi storici impianti. Il “Valle Anzuca” dovrebbe essere dichiarato monumento nazionale per le sue tribune rimaste intatte nel tempo, invece si tende sempre più a modernizzare gli stadi. Capisco la sicurezza e tutto il resto, ma a volte si esagera, come per la curva dichiarata inagibile alla tifoseria giallorossa, praticamente identica al settore ospite invece agibile. A volte sembrano mosse finalizzate più che altro a fiaccare o far arrendere una tifoseria già penalizzata abbondantemente.

Il contesto nel quale si gioca questa sfida, che doveva essere di festa, è disarmante e demoralizzante anche per il più ottimista dei tifosi. Il pubblico dei padroni di casa prende posto su di un lato della tribuna, mentre i tifosi vastesi sono sia dall’altro lato della tribuna, sia nel settore ospiti: in tutto saranno un centinaio scarso, con gli ultras che rimarranno fuori lo stadio per tutta la durata della partita.

Mi colpisce molto un gruppetto di ultras vastesi che, verso la metà della seconda frazione, cercano di vedere(?) la partita (o una parte di campo) da dietro una ringhiera mentre la pioggia scende giù fitta. Potrebbero entrare, anche gratuitamente visto che sono gli ultimi scampoli di gara, ma non lo fanno per rispetto dei loro stessi amici, benché portino una sciarpa con dei colori diversi dalla propria. Sottolineo rispetto, una parola che nella nel resto della società italiana sta perdendo di valore e sempre in meno possono farsene vanto.

Tornando alla partita, sugli spalti c’è veramente poco da dire o raccontare, forse le cose più belle viste sono la sciarpata e l’esultanza dei bambini al goal, che con la loro ingenua inconsapevolezza degli eventi rendono la giornata leggermente meno grigia: d’altronde anche loro cresceranno e vedranno le cose da un punto di vista differente…

Sul campo la contesa finisce pari e patta con il gol dei locali siglato sul finire della prima frazione ed il pareggio ospite arrivato all’ottavo minuto della ripresa. Finita la partita lascio lo stadio sotto la pioggia e con il primo vero freddo di stagione che comincia ad incalzare.

Marco Gasparri