Per chi non avesse seguito la diretta, è stata resa disponibile su YouTube la tredicesima puntata di “Dodicesimo in campo”, format televisivo in onda su “SeilaTv”, canale lombardo (raggiungibile in zona sul 216 del digitale terrestre) oltre che sulla pagina facebook della stessa tv e della trasmissione.

Nella puntata di venerdì si è prima di tutto ricordato Stefano Furlan, a pochissimi giorni dalla ricorrenza di quel triste 8 febbraio 1984 in cui lo sfortunato incontro con un poliziotto, costò al giovane triestino la vita. Vicenda ricostruita grazie all’intervento di Lorenzo Campanale della Curva Furlan di Trieste, che ha anche informato su tutte le ultime iniziative legate alla memoria di Stefano.

Per un’assurda coincidenza di tempi, sempre nello stesso 8 febbraio ricorre l’anniversario di un’altra morte assurda, quella di Maurizio “Mau” Alberti di Pisa, tifoso cardiopatico morto per i ritardi dei soccorsi perché “ma sì, per cosa volete che crolli un tifoso? Sarà ubriaco o drogato…”

Si è parlato anche di quelli che, dalla stessa magistratura torinese, con incomprensibile orgoglio, erano stati definiti “esperimenti sociali”. Peccato che questo assurdo giochino sia costato diffide e procedimenti penali a oltre sessanta tifosi della Curva Primavera di Torino. Il mezzo gaudio risiede al massimo nell’epilogo finale che ha visto tutte le accuse decadere.

Il sempre puntuale avvocato Giovanni Adami, oltre a quest’ultima vicenda, riporta novità giudiziarie dalla Germania, mentre – tanto per restare in tema – si è fatto cenno anche agli ultimi aggiornamenti sul caso Speziale, nella fattispecie dei due nuovi testimoni venuti fuori grazie a “Le Iene” e denunciati per diffamazione dal Capo della Polizia.

In calce, Diego dei Brescia1911 è intervenuto sulla situazione nella sua città e sulle criticità del rapporto con l’attuale società del Brescia. Filone quest’ultimo in cui si è inserito anche il Direttore di Tuttosport Xavier Jacobelli che ha poi spaziato sul diritto di critica.

Sotto la brillante conduzione di Milva Cerveni si è poi dato spazio anche a vari servizi collegati agli argomenti principali con, in più, la segnificativa aggiunta dell’incursione degli ultras bresciani sotto il carcere cittadino per portare un saluto a tutti i detenuti.

Puntata come sempre interessante e ricca di spunti di riflessione di cui non possiamo che consigliarvi la visione. Oltre al contesto principale, tante battaglie ultras si giocano anche nel campo della conoscenza e della consapevolezza, quindi un ultras informato è un ultras che ha sempre un’arma in più a propria disposizione. Tenetelo a mente!