Al Teresa Miani di Ginosa si gioca il ritorno dei Quarti di Finale di Coppa Italia Promozione.

La gara di andata, disputata in terra barese, vide gioire i padroni di casa del Mola che si impose sui tarantini con il risultato di 4-3. Una sola rete di scarto, ben tre reti subite in casa, e una gara di ritorno aperta a qualsiasi risultato.

Si gioca in un giovedì di fine Gennaio, davanti ad una discreta cornice di pubblico. Per fortuna le due Società, sono riuscite a far slittare il fischio d’inizio di un’ora, permettendo così a tutti gli sportivi presenti, sottoscritto compreso, di raggiungere più comodamente l’impianto di Via Montescaglioso.

Arrivo al botteghino dello stadio con circa trenta minuti di anticipo. Dopo aver fornito le mie generalità mi dicono che non c’è alcun accredito a mio nome, nonostante sia stata mandata regolare richiesta con tanto di copia nelle mie mani. Attendo qualche minuto fino a quando non si avvicina un altro addetto ai lavori il quale mi chiede se fossi in possesso del “tesserino”. Munito di tanta pazienza, considerato che mancano soli quindici minuti all’inizio della gara, gli spiego che se si riferisce alla “tessera” da giornalista pubblicista, trattandosi di una partita di Promozione forse la richiesta è troppo alta. Passano altri 2-3 minuti, i due hanno un breve colloquio, poi finalmente si avvicinano e con un simpatico “Vai, vai” decidono di farmi entrare. Sorrido, li ringrazio e dopo pochi passi mi ritrovo sul tappeto verde.

Di lì a poco le squadre fanno il loro ingresso in campo. L’enorme gradinata del Miani si presenterà discretamente affollata, nonostante il giorno infrasettimanale e l’orario d’inizio fissato per le 15 e 30.

Nella parte sinistra, dietro lo striscione Blocco Ginosa, si posizionano gli ultras di casa. Una trentina di ragazzi molto rumorosi e volenterosi, si fanno sentire per tutta la gara aumentando decisamente il volume nel finale, dopo il gol del pari a sei minuti dal triplice fischio. Durante la gara fanno esplodere qualche petardo e non mancheranno alcuni cori ostili contro gli odiati cugini di Laterza.

Da segnalare l’ottimo rapporto di rispetto con i sostenitori ospiti, tant’è che sia nell’intervallo che a fine partita, si riversano a ridosso della cancellata che divide i due settori per scambiare due chiacchiere e offrire qualcosa da bere ai ragazzi giunti dalla lontana Mola di Bari.

Molesi che in quel di Ginosa arrivano in dieci unità. A molti possono sembrare pochi (scusate il gioco di parole), ma se si considera il giorno lavorativo, l’orario poco confortevole e il viaggio di circa duecento chilometri tra andata e ritorno, è un numero degno di rispetto. E comunque l’importante era esserci. L’importante era esporre le proprie pezze, farle arrivare lì. Far capire agli undici in campo che anche in questa battaglia non erano soli ma potevano contare su di loro.

E così è stato. Alla fine l’ha spuntata proprio il Mola.

È finita come al solito, con i biancazzurri sotto il settore a cantare a squarciagola con i propri tifosi. È finita con la Ginosa e la Mola Ultras insieme, tra saluti e cori e l’invito a rivedersi alla prossima occasione.

Antonio Vortex