Torno dopo un po’ di tempo a Siena, l’occasione è di vedere dal vivo i primi della classe, quella Spal che sta attualmente dominando il girone B della Lega Pro.

Più che l’aspetto sportivo è quello ultras che mi preme sottolineare. Da più parti si vocifera come la Curva Ovest sia in un momento di forma splendido, in controtendenza alla maggior parte della realtà italiane che sono alle prese con gli innumerevoli problemi che attanagliano un mondo sempre più nell’occhio del ciclone.

L’occasione è propizia per incontrare pure un vecchio amico di Siena, conosciuto da molti corrispondenti che amavano lo scambio di fototifo negli anni ’80-’90: ormai si sta parlando di altre epoche, quando internet era sconosciuto e la corrispondenza si faceva con busta, francobolli e Supertifo. Quanta acqua è passata sotto i ponti!

Siena mi si presenta sempre come una bella città, centro pulito ed ordinato e orde di turisti che in barba ad una situazione climatica non proprio ottimale, non perdono occasione di intrattenersi tra Piazza del Campo ed i vicoli adiacenti, tra una visita alla chiesa ed un acquista enogastronomico. Qualche tifoso spallino lo incrocio tra le vie del centro, sciarpa in bella mostra e voglia di accompagnare l’evento sportivo a quello più godereccio di una gita culturale tra i sapori toscani.

Lontani dai riflettori della serie A, gli ultras senesi hanno perso parte del potenziale numerico ed in curva si presentano in qualche centinaio di unità, quello zoccolo duro che non curante della categoria riesce sempre a tenere alto l’onore della città. Siena del resto è una città tutta particolare, Siena è la città del Palio, punto e basta. Poi sono il primo a dire che, a mio parere, il periodo migliore della curva senese è quando il duo Robur AlcoolUltras Fighters tiravano le fila: i tempi della serie C ma anche di quella serie B che manca da troppo tempo ad una città che ultimamente, a livello sportivo e non solo, non se la sta passando troppo bene.

La Curva Robur presenta larghi vuoti: la giornata non è delle migliori, con la pioggia che accompagna buoni tratti della partita, ma c’è pure da dire che la curva dei padroni di casa è sinceramente sovradimensionata, forse ai tempi della serie A poteva andare anche bene ma oggi la vedo dura da riempire. Ultras che si posizionano a centro settore e danno vita ad un tifo continuo, qualche battimano e cori che si fanno sentire chiaramente, anche se nel secondo tempo c’è qualche pausa un po’ più prolungata. A livello di colore per i senesi c’è poco da segnalare, un paio di bandiere ma niente di più e questo aspetto è sicuramente migliorabile.

Ospiti invece che si presentano con discreti numeri, inutile stare a sindacare la qualità, la penserò pure in maniera sbagliata ma riuscire ad onorare una trasferta con un ottimo potenziale è il primo passo per vincere la partita del tifo. Oggi anche questa mia teoria si va a fare benedire.

Non posso aggiungere poi altro sulle (eventuali) differenze interne delle tifoserie, che spesso possono presentarsi frammentate al proprio interno tra tesserati e non tesserati, con questi ultimi che a loro volta possono viaggiare o meno a seconda dei casi e della scelta fatta. Ormai le sfaccettature sono talmente tante che è davvero dura stare dietro ad ogni cambiamento, per cui non posso far altro che rimettermi a quel che vedo all’interno dello stadio e dall’esterno del mio punto di vista.

Quella di questo pomeriggio è per gli spallini una trasferta onorata con numeri più che discreti e con un tifo che si dimostra fin dalle prime battute, all’altezza della situazione. Estensi che attaccano qualche pezza alla vetrata, immancabile gruppo dietro le insegne ed ingresso delle squadre in campo salutato con l’esposizione di uno striscione e una bella coriandolata. Poi è la volta dei cori, forti, continui, partecipativi, gli spallini dimostrano una bella organizzazione ed un giusto feeling tra ultras e tifosi, quest’ultimi posizionati nella parte alta del settore dove non mancano di partecipare ai cori ed ogni tanto di mostrare qualche due aste.

Nella parte bassa gli ultras dettano tempi e ritmi, i cori sono parecchio prolungati e riescono a stare alti per diversi minuti, specialmente nel primo tempo il tifo risulta particolarmente “caldo” con qualche bel boato e con le bandiere e le bandiera a due aste che donano un bel tocco di colore.

Buona pure la sciarpata, da menzionare diversi cori decisamente originali, alcuni nuovi di sana pianta, altri riadattati nelle parole e nel ritmo. Ottima prova quella degli ospiti che calano un po’ nella ripresa, come del resto la curva di casa, sicuramente per colpa della pioggia che comincia a cadere con più intensità creando un comprensibile disagio.

Sul terreno verde le due squadre si spartiscono la posta in palio, la partita finisce a reti inviolate nonostante qualche azione da rete non finalizzata per un niente. Entrambe le formazioni, al termine della gara, ricevono e scambiano i consueti applausi con i propri tifosi, mentre tra le due tifoserie vige una reciproca indifferenza.

Valerio Poli.