Undici anni dopo la ripartenza dalle serie inferiori del calcio austriaco, gli ex campioni d’Austria del 2004 (vincitori anche della coppa nazionale nel 1981, 2000, 2002 e 2004) torna nella massima divisione. Dal momento che mancavo ad una partita interna del GAK dall’autunno del 2012, prima del fallimento, è stata anche un’occasione speciale per me poter essere di nuovo nella capitale della Stiria per il ritorno in Bundesliga…

Dopo circa cinque ore di auto, faccio il check-in nel mio hotel nel centro della città, da dove proseguo subito per “Freiheitsplatz” (Piazza della Libertà), dove si sono già radunate diverse centinaia di tifosi biancorossi. Si accendono le prime torce, si intonano i primi cori e si festeggiano alcuni degli ex giocatori presenti che hanno giocato per il club sin dalla rifondazione. Sotto il sole splendente, intorno alle una e mezza si forma il corteo, che si muove attraverso l’intera città per le successive due ore. C’e un numero considerevole di appassionati, credo circa 2.000, che riescono a tenere alto l’umore per tutta la durata del corteo sotto la guida dei lanciacori molto impegnati. Una quantità non trascurabile di artifici pirotecnici e una forza di polizia rilassata e non invadente, fanno sì che ci siano anche momenti a volte molto intensi, appropriati all’importanza della giornata che il GAK si appresta a vivere.

Dopo un ultimo discorso per motivare la tifoseria che funge da rompete le righe, ci si dirige un po’ tutti verso lo stadio. Alla fine saranno circa 8.500 i tifosi che renderanno omaggio ai nuovi campioni di seconda divisione. Circa 100 i tifosi del KSV (la squadra di Kapfenberg per chi non ha familiarità con le sigle) sono riuniti nel settore ospiti, ma senza alcun gruppo organizzato, tanto che i presenti si limiteranno a guardare la partita seduti e in silenzio. Lo stesso non si può dire di tifosi di casa, che danno letteralmente spettacolo. Come coreografia ad inizio partita, mostrano due bandiere copricurva con le figure del wrestler “The Undertaker“ e del suo partner Paul Bearer con varie lapidi su cui sono annotate tutte le date dei campionati trascorsi a partire dalla ripartenza nel 2013. Con la musica appropriata dagli altoparlanti dello stadio, la lapide con il logo della 2. Bundesliga appare finalmente al centro, prima che tutto scompaia nel fuoco e nel fumo delle torce accese…

Anche durante la partita (non più di tanto significativa dal punto di vista sportivo) la curva dei rossi di Graz dà tutto: cori intensi, ancora e ancora grandi quantità di torce e fumogeni, bandiere in continuo movimento, il GAK e la sua tifoseria sono insomma tornati al loro posto. Nel frattempo trovano anche il modo per congratularsi, attraverso uno striscione, con gli amici del KFC Uerdingen per la loro promozione nella Regionalliga West tedesca, anche loro con alle spalle una storia molto simile, con retrocessioni e insolvenze per fortuna ormai alle spalle.

La vittoria per 4-2 in campo, in una partita interamente da vedere, completa la giornata perfetta. Altro momento dal forte valore simbolico è stato quando il capitano della squadra, tornato al GAK dove aveva già giocato nell’ultima stagione in Bundesliga nel 2007, ha sollevato al cielo il trofeo del campionato per consegnarlo poi ai tifosi in Curva.

Dopo la grande festa allo stadio che ha coinvolto tifoseria e giocatori, gran parte di tifosi è tornata alla Friedensplatz, dove hanno festeggiato fino a notte fonda. Anche la squadra si è unita ancora una volta a tarda notte, prima che un forte temporale mettesse fine, almeno per me, a questa notte interminabile.

Per la prima volta dalla stagione 2006/2007, i grandi club di Graz (lo Sturm Graz campione d’Austria e il GAK 1902 campione della seconda divisione) giocheranno di nuovo insieme nella massima serie nazionale. Non resta che attendere per capire come queste novità potranno condizionare l’atmosfera, come il cambio previsto dei gruppi organizzati biancorossi dal settore d’angolo verso quello posto immediatamente dietro la porta, anche se, a condizionare in maniera più pesante il primo derby cittadino in casa del GAK, sarà inevitabilmente il settore ospiti chiuso dopo gli scontri nell’ultimo derby di coppa.

Jürgen De Meester