Eccoci qui a commentare l’ennesimo (e scontato) divieto di trasferta, per Crispiano di domenica prossima. Eravamo già preparati a questo, in quanto proprio l’anno scorso, nel match disputato al quartiere Paolo VI di Taranto, erano successi i fatti che hanno portato a questa situazione.

Non siamo abituati a piangerci addosso, non l’abbiamo mai fatto e mai lo faremo. Ma la misura è colma. Si tratta dell’ennesimo divieto consecutivo in provincia jonica, e la domanda che ci poniamo da tempo è capire quando tutto questo potrà finire.

Siamo da più di un anno in una strada senza uscita e, nonostante aver provato a fare trasferte vietate, presenziando e rischiando conseguenze, non siamo arrivati a niente.

In più, il prossimo match fuori casa è a Grottaglie, sempre in provincia di Taranto, e siamo certi che il Prefetto, anche questa volta, opterà per il medesimo provvedimento. Proveremo in tutti modi a farci sentire, nei palazzi come società, in modo da combattere legalmente questa battaglia, perché non ci resta altro da fare, perché possiamo provare a combattere questo sistema solo con le stesse loro armi. E perché siamo stanchi di rimanere a casa.

Possibile che non possano garantire l’ordine pubblico per quaranta persone? Possibile che sia più facile lavarsi le mani e vietare a prescindere, quando sono in grado di affrontare situazioni molto più complicate delle nostre? Quanto durerà questo calvario? Ai posteri l’ardua sentenza, intanto noi ci avevamo visto giusto domenica scorsa…