Si gioca allo stadio di Mogliano Veneto, a pochi chilometri da Mestre, l’atteso derby tra la compagine arancionera dell’AC Mestre e quella arancioneroverde del Venezia FC.

Va subito detto che non si tratta del celebre derby anni ’80 tra Venezia e Mestre, visto che il Venezia FC rappresenta la fusione tra le due storiche società lagunari avvenuta nel 1987 e non il Venezia neroverde, mentre per quanto riguarda l’AC Mestre, questa società sì, dopo lunghi anni di sofferenze, ha fatto rinascere quello che fu il Mestre pre-fusione, ereditandone colori e tradizione.

Completamente diversa la situazione a livello ultras: il Venezia FC resta per i suoi tifosi il VeneziaMestre fondato da Zamparini. Tante furono le discussioni all’epoca e la dura decisione di unirsi è stata poi conservata e rinsaldata nel corso degli anni.

A guidare la curva unionista c’è il gruppo Curva Sud che dopo parecchie vicissitudini e cali nel seguito della squadra, causa i vari fallimenti societari che si sono susseguiti, ora con l’avvento della nuova proprietà americana è tornato ad essere un gruppo numeroso e compatto.

La Curva Sud sente di rappresentare Venezia e Mestre, e quindi non considera più di tanto la curva mestrina, anche se la partita resta sentita e perdere questo derby, o “derbino” come lo chiamano loro, darebbe molto fastidio. Non sentono il derby e ancora meno non rispettano la tifoseria dell’AC Mestre.

Dall’altra parte invece gli Ultras Mestre sentono tantissimo la partita e anche la rivalità con gli “unionisti”: per loro la fusione è stata una sconfitta delle due vecchie società e grazie all’AC Mestre si sentono tifosi della squadra della loro città.

Si gioca a Mogliano visto che lo stadio Baracca non è agibile: gli unionisti hanno deciso di arrivare in treno per poi fare un corteo vecchia maniera; i tifosi del Mestre invece arriveranno con pullman e auto.

Arrivo allo stadio circa un’ora prima della partita e comincio a percepire l’atmosfera dell’evento. I mestrini sono già quasi tutti all’interno dello stadio mentre gli unionisti, già arrivati in stazione, sono in corteo leggermente “allungato” (per motivi di sicurezza), per giungere fin sotto al loro settore.

Da dire che lo stadio è piccolo, solo 3.000 posti, ovviamente tutti esauriti, per questa partita così importante.

C’è solo una tribuna con ai lati i due settori dove alloggeranno gli ultras.

I mestrini, con in prima linea gli Orange Insanity e gli Ultras Mestre, presentano ad inizio gara una coreografia fatta di cartoncini arancioneri con davanti un solo unico striscione “Fedeli alla nostra bandiera”. Si tratta di ragazzi giovani che per tutta la partita tiferanno per i propri colori con molta passione e riuscendo a coinvolgere tutto il settore, a volte anche parte della tribuna. Nella parte alta ci sono alcuni ”vecchi” ultras mestrini ex Orange Supporters e Fedayn, gruppi anni ’80. Presenti anche gli storici gemellati di Macerata. Da segnalare la bella cartata “old style” ad inizio ripresa.

Da parte arancioneroverde invece vedo facce più stagionate, gente che dal 1987 segue il VeneziaMestre. Il tifo unionista, vista l’esperienza, è di uno spessore più alto e i cori sono molto più incisivi. Molti di questi dedicati all’unione di Venezia e Mestre, a ricordare che in laguna c’è solo una squadra. Belle le sbandierate, le sciarpate fatte più volte e sempre riuscite bene, così come il tifo incessante per tutti i 90 minuti. Presenti anche gli storici gemellati di Pistoia e Chioggia. C’è anche una bandiera Ultras Cosenza sez. Venezia.

La partita è avvincente, alla fine termina con un 2-2 che va bene ad entrambe.

Da segnalare la bella cartata anch’essa vecchia maniera dei mestrini ad inizio ripresa.

Testo di Marcello Casarotti.
Foto di Luca Marchesini (corteo) e Marcello Casarotti.