La Fiorentina, sfumato quasi sicuramente l’obiettivo della Champions League, deve cercare di ottenere il pass per l’Europa League, manifestazione dai più bistrattata ma che alla fine, oltre ad una buona dose di visibilità, offre pure un minimo rientro economico. Del resto se il nostro calcio porta in Champions solamente tre squadre, preliminari inclusi, non è un problema di questa o quella squadra ma piuttosto di un impoverimento a livello nazionale che andrebbe analizzato con schiettezza e sincerità.

Di contro all’Empoli servono una manciata di punti per chiudere definitivamente il discorso salvezza: dopo l’ottimo girone di andata, la squadra di mister Giampaolo ha subito qualche battuta a vuoto, ma certamente il giudizio estremamente positivo sul campionato attuale non è assolutamente in discussione.

La prima notizia a minare la bellezza di questo derby, è la rinuncia alla trasferta di una parte degli ultras viola che si son sentiti in dovere di prendere le giuste contromisure alla richiesta, giudicata troppo esosa, di trenta euro per un settore ospite. Indipendentemente dal pensiero di ognuno di noi, si torna a bomba con la problematica della desertificazione degli stadi: trenta euro per un settore popolare è veramente troppo considerando la concorrenza della televisione che trasmette l’identico evento a prezzo (quasi) irrisorio. Aggiungiamo che la rete è un valido alleato per vedere le partite a costo zero, perciò si torna a farsi due conti in tasca e prendere ogni sacrosanta decisione. Le famiglie non vengono allo stadio? Colpa degli ultras non dei biglietti dei settori popolari venduti a cifre assurde!

A confermare la protesta degli ultras viola ci pensano i numeri: per una trasferta appena fuori porta, i numeri dei tifosi della Fiorentina sono irrisori, in pratica viene occupato un solo spicchio del settore ospite, anche se alcune centinaia di tifosi viola si segnalano in tribuna scoperta e coperta. Resta una presenza ampiamente in tono minore.

Il pubblico di casa, invece, si presenta a questo derby desideroso di onorarlo al meglio ed in effetti in questo caso i numeri sono importanti.

Pochi istanti prima che le squadre entrino in campo, i viola danno il via ad una sciarpata per la verità non troppo seguita, anche da questo fattore si capisce che tra i presenti, la schiera di ultras è certamente una minoranza.

La Maratona esibisce una bella coreografia: bandierine bianco–azzurre con due striscioni che riprendono un motto della tifoseria, “Orgogliosi di essere empolesi”. Nella sua semplicità, viene eseguita alla perfezione. I viola ribattono con un “Siete ridicoli” seguito da “Sembra Napoli”, coro che comincia a denotare la stessa scarsezza d’originalità di certe campagne stampa intrise di vittimismo.

Le offese tra le due tifoserie non mancano, il derby magari è più sentito dalla tifoseria di casa, ma anche tra i viola c’è chi non si tira indietro a rimarcare la reciproca antipatia ed in effetti, i primi a chiamare in ballo la tifoseria avversaria sono proprio gli ospiti, che dopo i cori durante la coreografia, lasciano partire un “Voi siete schiavi di Firenze” e “Empoli Empoli vaffanculo” che lasciano poco spazio all’interpretazione.

Il tifo degli ospiti è in tono minore, qualche bel battimani viene eseguito nella prima parte della partita ed anche il tifo nella prima mezzora non è neanche malaccio, ma man mano che passa il tempo, a sostenere la squadra resta una esigua minoranza. Anche a livello di colore si nota qualche bandiera ma niente di particolarmente elaborato.

La Maratona inferiore invece eccelle nel colore, diversi bandieroni e le bandierine usate per la coreografia vengono proposti in maniera quasi ossessiva, per il resto qualche bandiera a due aste fa capolino di tanto in tanto ad aggiungere colore a colore.

Per gli empolesi anche un paio di striscioni che toccano due diverse tematiche: il primo chiama in causa la decisione degli ultras viola di non presentarsi ad Empoli, il secondo rimarca come il calcio dovrebbe giocarsi di domenica alle 15:00.

Sul campo è l’Empoli che detta legge per buona parte della partita e denota la propria superiorità odierna segnando due reti al più quotato avversario. Il finale di partita vede tutta la Maratona incitare la squadra e sbeffeggiare i rivali viola per un derby vinto che è la ciliegina sulla torta di una stagione al di sopra delle righe. La squadra viene applaudita da tutto lo stadio mentre in Maratona, anche terminata la partita, si continua a cantare come durante l’incontro.

Il derby sarà anche una partita da tre punti come tutte le altre, ma solamente sul campo: sugli spalti vale qualcosina in più. Anche se Zeman non sarebbe d’accordo.

Valerio Poli.