Stagione 2009-2010, match Potenza-Pescina: “Il Potenza non è uno sport, non è una squadra, è un’ideale e le idee non muoiono mai!”. Tanti sono i messaggi lanciati dalla Curva Ovest nei suoi anni di militanza, ma questo più di altri mi ha colpito.
Oggi ad Anzio, non che ce ne fosse bisogno, ho avuto conferma che il Potenza è un sentimento che arde ancora nel popolo lucano. Seguire una squadra invischiata nei bassifondi della classifica, con il rischio concreto di disputare non i playoff (obiettivo minimo per una piazza storica come quella rossoblu) ma i playout, non aiuta ad alimentare l’entusiasmo. Ma gli ultras seguono la propria squadra a prescindere da tutto e da tutti.
Sono circa 50 i rossoblu saliti ad Anzio. Il loro tifo è stato costante per l’arco della partita, anche quando il Potenza raccoglieva l’ennesima sconfitta della stagione. Ma il momento più alto della trasferta laziale lo hanno raggiunto nei minuti di recupero: la compagine lucana affannosamente cercava il gol del pareggio, salvo poi subire in contropiede il più classico dei gol; nell’istante esatto in cui la palla varcava la linea di porta, ancora più forte hanno alzato al cielo il loro inno “…il dodicesimo, il dodicesimo, ecco chi siam noi”.
Sul fronte locale nulla da registrare, assenti gli ultras dell’Anzio.
Testo di Michele D’Urso.
Foto di Andrea Calabrese.