BUENOS AIRES. Accoglienza da rockstar per Carlos Tevez. Erano in 50mila alla Bombonera per riabbracciare l’Apache, 10 anni dopo il suo addio al Boca Juniors e un viaggio iniziato in Brasile (Corinthians) e proseguito in Europa tra Inghilterra (West Ham, Manchester United, Manchester City) e Italia (Juventus). «Non c’è miglior giorno di questo», ha detto il giocatore, emozionatissimo. «Per prima cosa perché è la mia gente, poi perché non devo parlare nè in inglese nè in italiano, terzo perché posso sbagliare e nessuno mi dirà niente».