In questa calda domenica di inizio aprile decido di tornare a vedere il Parma ed i suoi numerosi tifosi in quel di Imola, anche perché siamo comunque alle battute finali di questo campionato visto che mancano cinque giornate al termine. Il Parma è al primo posto in classifica con sette punti di vantaggio sulla seconda ed ormai la promozione in Lega Pro sembra diventata una pura formalità.

Arrivo ad Imola a metà mattinata e così ho tempo di farmi un giro per il centro storico della bella città romagnola. Mi soffermo molto sulle bellezze storico architettoniche che ci sono, e non solo ad Imola ma in tutta la nazione, quando vengo incuriosito dai cori da stadio che provengono da un’altra piccola piazza lì vicino: sono gli ultras del Parma, arrivati con i loro pullman, che bevono birre in un bar per rinfrescarsi dal caldo quasi estivo di questa domenica d’Aprile; il tutto si svolge nella massima tranquillità, con passanti e turisti che osservano indifferenti della bella partita che di lì a poco si svolgerà.

Mi lascio alle spalle il centro storico, poi, dirigendomi sempre in direzione stadio, arrivo alla storica pista di Formula 1. Allontanandomi dall’entrata della pista, entro nel parco delle acque minerali (così chiamato per via delle sue attigue acque sulfuree), dove scorgo il monumento dedicato ad Ayrton Senna, deceduto il Primo Maggio del ’94 proprio in questo circuito e che, a giudicare dalle tante bandiere ed omaggi dei suoi fan, non è stato mai dimenticato.

Il tempo passa veloce e quando manca meno di un’ora, decido di dirigermi verso lo stadio Romeo Galli, sempre all’interno del grande complesso comprendente il circuito, ritiro il mio accredito e sono dentro al campo.

Devo dire che l’evento ha indubbiamente richiamato molta gente, difatti la tribuna coperta è piena all’inverosimile, con una presenza corposa di ultras ospiti nei vari settori. I parmigiani sono arrivati con un paio di pullman e tantissime auto private e prima di arrivare allo stadio, hanno fatto visita al cimitero di Piratello di Imola dove è sepolto Matteo Bagnaresi ed a cui è intitolata la Curva Nord di Parma.

Gli ultras gialloblu occupano tutto il settore ospiti, più le due tribunette scoperte in ferro, una delle quali prese a prestito dal centro di coordinamento; per finire ci sarà qualche tifoso pure nella tribuna coperta.

Poco prima dell’inizio della gara, gli imolesi espongono un bello striscione ricordando sia Lele che “il Bagna”: STESSA MENTALITA’, STESSA CITTA’, LELE E BAGNA ORGOGLIO ULTRA’. Con l’entrare delle squadre in campo, i padroni di casa sventolano un paio di bandiere ed espongono un grosso bandierone rossoblu, mentre gli ospiti sventolano una moltitudine di bandierine bianco-giallo-blu, oltre a bandiere e stendardi.

Nella prima frazione gli imolesi partono facendo dei bei cori, accompagnati da battimani e mani alzate e la squadra li ripaga passando inaspettatamente in vantaggio poco prima del quarto d’ora, facendo esultare di gioia i rossoblu di casa. Gioia che durerà poco visto che la squadra ospite pareggerà dopo appena quattro minuti. Gli ultras imolesi comunque non mollano e continuano a tifare, oltre a sventolare ininterrottamente le due bandiere che possiedono.

I parmigiani sicuramente sono di un’altra categoria e lo dimostrano tifando per tutto il tempo: battimani, continuo sventolio di bandierine e bandieroni oltre a una bella sciarpata effettuata prima della mezzora. Tifano sempre, sia quando vanno sotto, quando pareggiano e quando vanno in vantaggio alla fine del primo tempo.

Nel quarto d’ora di pausa c’è un bel gesto della dirigenza dell’Imolese con un dirigente che dona una maglia autografata con le firme dei giocatori ai genitori di Matteo Bagnaresi. Nel secondo tempo gli ultras di casa partono bene ma poi il tifo si fa un pochino discontinuo, con pause che si fanno notare anche se battimani e sbandierate non mancano.

In questa seconda frazione i parmigiani continuano a tifare con una buona intensità corale ed il tifo risulta continuo e lineare, impreziosito da tantissimi battimani e mani alzate. Discrete le sbandierate eseguite e sempre ottima la sciarpata, effettuata anche in questa seconda parte di gara.

La squadra segnerà il terzo gol a 10 minuti della fine e così, a risultato ormai acquisito, ci sarà spazio anche per cori e gesti goliardici. Arriva il triplice fischio dell’arbitro e la festa prosegue con i propri giocatori, i quali vanno a festeggiare in tutti i settori occupati da gialloblu, per poi fermarsi più minuti davanti al settore degli ultras nel quale, va segnalato, erano presenti gli ultras del Bordeaux (con tanto di pezza) e del Rapid Vienna.

Con il pareggio odierno dell’Altovicentino nella trasferta di Ravenna, sale a 11 punti il distacco del Parma sullo stesso, così a quattro giornate dalla fine, la promozione in Lega Pro sembra più di una certezza a cui manca solo il suffragio della matematica.

Finita la partita passo il restante pomeriggio a parlare, bere e mangiare con i miei amici-colleghi di Sport People che mi trattano come un fratello, non facendomi mancare nulla: grazie ragazzi, grazie di vero cuore! Purtroppo alle 22 arriva il triste momento del commiato e riprendo prima un treno e poi un pullman che mi riporteranno a casa alle prime luci del lunedì mattina. Ma dopo giornate del genere, ne vale sempre la pena.

Testo di Marco Gasparri.
Foto di Marco Gasparri, Fabio Bisio e Francesco Passarelli.
Video di Francesco Passarelli.

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