Penultima giornata della Serie B, a Chiavari si gioca la partita tra la Virtus Entella e l’Avellino. Le due squadre arrivano a questa sfida con ambizioni e stimoli sicuramente diversi. La squadra ospite è già matematicamente salva e quindi, sostanzialmente, non ha più nulla da chiedere a questo campionato. I biancocelesti, invece, sono in piena lotta per la zona playoff e hanno necessariamente bisogno di punti per consolidare la propria posizione in classifica.

Il colpo d’occhio, all’interno del piccolo, ma davvero molto bello e funzionale, impianto sportivo di Chiavari, è sicuramente interessante. Nonostante la netta vicinanza con una città come Genova, ed il conseguente fascino che squadre come Genoa e Sampdoria possono sicuramente esercitare, lo stadio “Comunale” di una delle due città sorte sulle rive del fiume Entella, è pieno in ogni ordine di posto. C’è un sano e coinvolgente entusiasmo intorno a questa compagine ed il sogno di poter accedere alla fase playoff è palpabilissimo. Sogno per il quale gli Ultras di casa invitano fortemente i propri giocatori a lottare. Eloquente, in tal senso, è lo striscione affisso al centro della Gradinata Sud, che riporta testualmente la scritta: “CREDICI E COMBATTI, TUTTI UNITI FINO ALLA FINE!”.

Le squadre in campo vengono accolte da un bel telone, che copre la parte centrale della curva, sul quale sono disegnate due braccia che tendono una sciarpa a bande biancocelesti con la scritta “Gradinata Sud” al centro. Il resto degli spalti, invece, si colora di biancoazzurro grazie a delle strisce di plastica colorate, fornite dalla società, che lo speaker dello stadio invita ad esibire contemporaneamente.

Nel settore ospiti la maggior parte degli Ultras bianco verdi sta ancora facendo il proprio ingresso nello stadio. Si compattano dietro l’enorme striscione con la scritta “AVELLINO” e iniziano ad esporre i propri vessilli e le proprie bandiere.

Sul piano dell’apporto vocale le due tifoserie saranno autori di prove davvero maiuscole. Si registra la totale indifferenza tra i due schieramenti.

In compagnia degli Ultras dell’Entella c’è anche una delegazione della tifoseria della Sanremese. Nel corso della partita verrà più volte omaggiato questo gemellaggio con numerosi cori di rispetto e di amicizia, oltre al coro contro gli imperiesi, eterni rivali dei matuziani.

La tifoseria avellinese, presente in buon numero, regala anche un bellissimo effetto scenografico grazie allo sventolio continuo ed incessante di numerosi bandieroni, sistemati, in maniera piuttosto ordinata ed equidistante, nelle parti laterali e nella parte bassa del settore ospiti. Canteranno per tutta la partita, anche quando il risultato sul campo sarà nettamente sfavorevole nei loro confronti. Molto belle e coordinate le numerose manate, così come la sciarpata, effettuata verso la fine della seconda frazione di gioco.

Sul campo i giocatori dell’Entella risultano essere i padroni assoluti del campo, chiudendo addirittura il primo tempo sul tre a zero.

Questo pesante risultato, ovviamente, scatena la reazione della tifoseria ospite, che comincia ad inveire e contestare i propri giocatori, additandoli come “mercenari” e “venduti” ed invitandoli ad andare via al più presto da Avellino.

Totalmente diversa, come è ovvio che sia, la situazione in Gradinata Sud, dove l’entusiasmo è alle stelle. Alcuni bandieroni vengono sventolati nella parte bassa della curva e verranno effettuate anche due discrete sciarpate, che coinvolgeranno tutto il settore.

Durante l’intervallo spazio, in mezzo al campo, ad un gruppo di tifose biancocelesti, nato da poco, denominato “Le Diavolette”, che, come gesto simbolico, consegneranno la propria sciarpa alla responsabile dell’immagine della società dell’Entella.

Lo speaker dello stadio, inoltre, annuncia i numeri estratti della “Lotteria di fine anno” organizzata dalla Gradinata Sud, il cui ricavato verrà utilizzato per l’apertura della prima sede ufficiale degli Ultras biancocelesti.

Nel secondo tempo gli Ultras avellinesi, quasi incuranti di quanto succede sul rettangolo di gioco, continuano a cantare costantemente, senza pausa e senza assolutamente calare di intensità. Spazio anche ad alcuni cori per i diffidati.

Diffidati che vengono ricordati anche dall’altra parte dello stadio, dove l’atmosfera è festosa e dove, dopo la quarta rete della squadra di casa, ci si lascia anche andare a momenti di sana goliardia.

Da registrare, al quindicesimo del secondo tempo, la standing ovation di tutto lo stadio per l’ingresso in campo di Gennaro Volpe, storico capitano dell’Entella, che alcuni giorni fa ha annunciato il suo addio al calcio giocato al termine della stagione. Oltre all’applauso tributatogli mentre viene effettuata la sostituzione e mentre indossa, per l’ultima volta in questo stadio, la fascia di capitano, gli Ultras dell’Entella lo omaggeranno, al termine delle ostilità, anche con uno striscione esposto al centro della curva, con la scritta “GRAZIE GENNA”.

Lo striscione verrà srotolato al triplice fischio, quando i giocatori dell’Entella, avendo avuto la meglio sui propri avversari con il rotondo risultato di quattro reti a zero, andranno sotto il settore dei propri Ultras per ringraziarli del sostegno.

Nel settore ospiti, invece, i tifosi dell’Avellino sono, giustamente, arrabbiati, visto che la squadra non ha di certo onorato la maglia indossata e soprattutto, con un risultato del genere, non ha avuto molto rispetto, al di là dei valori espressi in campo, per chi si è sobbarcato centinaia di chilometri per seguire la squadra campana in trasferta. I giocatori biancoverdi, infatti, tentano anche di avvicinarsi alla curva dei propri sostenitori per ringraziarli, ma vengono insultati e allontanati in malo modo.

Nel prossimo ed ultimo turno della serie cadetta l’Entella andrà in trasferta a Crotone, mentre l’Avellino ospiterà il Cesena, anch’esso in piena corsa playoff. Dovremmo quindi aspettare gli ultimi novanta minuti di questo campionato per conoscere le pretendenti all’ultimo posto disponibile per andare in Serie A.

Daniele Caroleo.