14-01-2018: L’Aquila – Vis Pesaro 2-2
Serie D Girone F

Dopo il divieto di trasferta arrivato ai sostenitori vastesi nella gara di Avezzano, sposto le mie attenzioni su un’altra partita interessante, sempre in terra d’Abruzzo e sempre del girone F di serie D: quella tra L’Aquila e la seconda in classifica Vis Pesaro, staccata di appena un punto dalla capolista Matelica. A dirla tutta la squadra aquilana non se la passa benissimo, per la grave crisi che ha colpito la società rossoblù con le immancabili ricadute a livello economico.

In conseguenza di ciò, in questa fredda giornata, gli ultras di casa disertano completamente, non prendendo posto in curva e nemmeno presenziando fuori lo stadio, ma non conoscendo a pieno le dinamiche che hanno portato a questo, mi limito a riportarne notizia.

Di contro i marchigiani si presentano in circa un centinaio, tutti con auto e furgoni privati e già un’ora prima della gara, una parte di loro staziona davanti al settore ospiti, pronta ad entrare in curva.

Purtroppo dentro al  nuovo stadio “Gran Sasso d’Italia – Italo Acconcia” la situazione è veramente desolante con un centinaio di semplici tifosi sparsi per la curva ed altri che prendono posto in tribuna, mentre la maggior parte dei seggiolini è vuota.

Nel settore ospiti, quando entro nello stadio, si vede solo una parte di tifosi: gli ultras entrano tutti insieme, bandiere al vento, un quarto d’ora prima che inizi la partita e dopo aver sistemato gli stendardi, si prodigano in vari cori accompagnati da battimani.

Quando le squadre entrano in campo, l’attenzione è tutta per i sostenitori pesaresi che accendono un paio di torce e sventolano bandiere e bandierine. Nel primo tempo la scena è tutta loro, visto che i tifosi di casa, sia di tribuna che di curva, seguono la partita seduti, limitandosi ad un paio di semplici “L’Aquila, L’Aquila”.

Gli ospiti hanno fin da subito la strada spianata visto che la squadra passa in vantaggio dopo appena due minuti con Cruz, che fa esultare i biancorossi i cui tifo continua in maniera lineare, con tantissimi battimani ad accompagnare i cori. La particolarità del tifo pesarese è far partire un coro, cantarlo per un paio di volte, massimo tre, e poi iniziarne uno nuovo, quasi sempre seguiti da battimani. Molto bello è lo sventolio delle bandiere, soprattutto quella della GIOVENTÙ.

Nel secondo tempo e senza nessun preavviso, la squadra di casa pareggia i conti, ma al tredicesimo gli ospiti sono di nuovo in vantaggio con il beniamino Ridolfi che provoca l’ennesima esultanza. Per il resto tifo sempre molto sostenuto e discreto come intensità. Continui i battimani e lo sventolio di bandiere inoltre, a dieci minuti dalla fine del match, ciliegina sulla torta con una bella e fitta sciarpata a cui si aggiungono bandiere, bandierine e stendardi a colorare maggiormente il settore.

Quando la partita sembrava arridere alla squadra ospite ecco arrivare, ad un minuto dal novantesimo, il gol dei padroni di casa ridotti in dieci uomini e ad esultare questa volta sono i padroni di casa, ormai privi di speranza. Dopo tre minuti di recupero arriva il triplice fischio finale che chiude la gara sul 2-2, lasciando l’amaro in bocca sia ai giocatori che ai tifosi ospiti, che comunque si saluteranno vicendevolmente con un applauso, mentre i giocatori aquilani andranno ad applaudire i settori rossoblù che contraccambiano.

Così L’Aquila si piazza in decima posizione mentre la Vis Pesaro, con la contemporanea vittoria del Matelica, vede allontanarsi la vetta che ora dista tre punti.

Marco Gasparri