Dopo la bella vittoria ottenuta sul campo della Fidelis Andria, il Latina si ritrova a fronteggiare un’altra compagine pugliese, il Foggia. Quella contro i Satanelli rievoca vecchie sfide contrassegnate da un gemellaggio perdurato diversi anni e contrassegnato da rivalità comuni. Oggi tra le due tifoserie rimane una reciproca stima, intatta anche malgrado il cambio delle generazioni e l’evolversi di molteplici situazioni interne alle rispettive tifoserie.

Per quest’ultima gara dell’anno solare al Francioni sono presenti 1596 spettatori, di cui 188 provenienti dal capoluogo dauno. Non un confronto dai grandi numeri, ma una serata in cui sarà più che altro la sostanza dei contingenti ultras a farla da padrone. Il pubblico pontino non ha la fame di essere tra i più calorosi e seguaci della propria squadra cittadina, così ci hanno pensato sempre e comunque gli ultras a onorare il nome della propria città in casa e fuori. Salvo l’importante e soddisfacente parentesi in Serie B, Latina ha sempre faticato moltissimo nel portare un numero cospicuo di tifosi allo stadio. I motivi ovviamente vanno ricercati nel sociale. Nella genesi di questo centro urbano. Parliamo di una città giovane che – per quanto grande, grandissima, se si considera anche la sua provincia – risente chiaramente del mix geografico che negli anni l’ha formata, nonché del maggiore interesse verso le più blasonate squadre della Serie A.

Eppure, può piacere o meno, passano i gruppi, le generazioni e gli striscioni, ma uno zoccolo duro al fianco dei pontini è sempre presente. E nella fattispecie va riconosciuto alla Curva Nord degli ultimi anni di aver saputo attutire la dolorosa discesa negli inferi del calcio dopo la cadetteria ed essersi riorganizzata in maniera compatta, sfoderando sempre un bel quadrato pronto a sostenere i nerazzurri con un marchio di fabbrica ben delineato. Per farla breve: quando vai a vedere una partita del Latina sai che in cinquanta, in cento o in trecento troverei sempre uno stuolo di ragazzi pronti a dar voce alle proprie ugole. E anche oggi – malgrado l’1-5 racimolato in campo – ne è la dimostrazione.

Da evidenziare anche il gruppo posizionato nella tribuna scoperta lato ospiti e attivo ormai da qualche tempo. Una zona dello stadio dove, storicamente, a Latina si sono sempre aggregati ragazzi, gruppi e gruppuscoli, e di cui, pertanto, oggi vengono rinverditi i fasti.

Nel settore ospiti, come detto, trovano spazio circa duecento foggiani dietro le consuete insegne delle due curve. I rossoneri offrono la solita, bella, prova di tifo, facendo rimbombare i propri cori e trovando anche ispirazione dal campo dove, la loro squadra, mette subito le cose in chiaro portandosi sullo 0-3 dopo mezz’ora. Una larga vittoria che ripaga in minima parte una stagione in cui sinora le ombre hanno nettamente sovrastato le luci.

Il pensiero di questa giornata va a Giax, ultras foggiano che quando si è svolta la partita stava giocando il match più importante, quello per la sua vita. Purtroppo non ce l’ha fatta, lasciando un grande vuoto in tutta la comunità del tifo organizzato cittadino e non solo. Anche da parte nostra vanno le più sentite condoglianze a tutta la Foggia Ultras e alla sua famiglia.

Finisce con la stadio che tributa comunque gli applausi ad ambo le squadre. L’appuntamento è per il nuovo anno, quando Foggia e Latina ritorneranno in campo per tentare la scalata alla classifica e conquistare un posto nei playoff.