L’undicesima giornata di ritorno del campionato di Serie C propone la bellissima sfida del “Francioni” tra il Latina e la capolista Juve Stabia, un incontro caratterizzato dall’accesa rivalità tra le due tifoserie. Pur trattandosi di un turno infrasettimanale (si gioca di giovedì, alle 18:30), l’impianto di Piazzale Prampolini presenta un ottimo colpo d’occhio sia nella curva di casa, sia nel settore ospiti, con la Juve Stabia accompagnata in terra pontina da circa un migliaio di tifosi. Per la precisione, gli spettatori totali risultano 2133, di cui 1051 dalla città campana. I pontini sono reduci dalla sconfitta di Francavilla Fontana, una trasferta che ha visto una bella presenza ultras da Latina, mentre le vespe volano sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria casalinga contro la Casertana.

Decido di arrivare al “Francioni” con largo anticipo. All’ingresso in città, all’altezza di una rotatoria posta all’inizio della superstrada dei Monti Lepini, noto uno striscione esposto dalla curva di casa che invita i latinensi a recarsi allo stadio per questa gara così sentita. Quando metto piede sul terreno di gioco le squadre hanno appena iniziato il loro riscaldamento, mentre dall’esterno si sente provenire il rumore di qualche petardo. Gli spettatori a poco a poco prendono posto sulle gradinate, ma i due blocchi ultras, sia nella Nord che nel settore ospiti, fanno il loro ingresso proprio a ridosso dell’avvio delle ostilità.

Alle 18:30 il direttore di gara, Scatena di Avezzano, fischia il calcio d’inizio. Il Latina si presenta in campo con la classica divisa nerazzurra, mentre la Juve Stabia si schiera con il tradizionale completo da trasferta, bianco con risvolti gialloblù. Decido di seguire il primo tempo sotto il settore ospiti e la ripresa sotto la curva di casa. Come ho scritto all’inizio, da Castellamare di Stabia si presentano circa mille tifosi, desiderosi di sostenere la propria squadra impegnata nel duello in vetta alla classifica con il Benevento, quest’oggi di scena a Potenza. Gli ultras campani si sistemano nella tribuna più grande, dove i posti lasciati vuoti risultano davvero pochissimi, mentre il settore più piccolo, completamente pieno, è occupato dagli altri tifosi. Una presenza notevole, insomma, che dimostra l’intenso legame che unisce gli stabiesi alla propria squadra.

Dall’altro lato gli ultras nerazzurri si compattano dietro lo striscione del Leone Alato e pure nella Nord si registra un bellissimo colpo d’occhio. Da menzionare anche la pezza dei ragazzi in gradinata (lato Curva Nord), mentre nella parte centrale e all’estremità dello stesso settore si vedono gli striscioni dei vari club, con la consueta sbandierata in zona Veterani.

Contemporaneamente a quella nel campo inizia, dunque, la gara del tifo, che tra i propri temi contempla, ovviamente, l’ostilità tra le due fazioni, che si scambiano per tutta la partita numerosi cori offensivi. Dopo essere entrati nel settore gli ultras stabiesi accendono diversi fumogeni gialli e blu. Il loro tifo è caratterizzato soprattutto da cori tenuti a lungo, alcuni di notevole intensità, e non mancano i battimani. Il tamburo accompagna i cori e viene suonato senza soste. Nei momenti più caldi della gara il blocco ultras riesce a coinvolgere anche i restanti tifosi.

Dall’altro lato i pontini effettuano tantissime manate, intonano moltissimi cori secchi e altri più prolungati. Nella Nord vengono accese anche diverse torce (così come nel settore ospiti) e i bandieroni sono sempre in movimento. Il tifo delle due tifoserie, caratterizzato anche dall’esplosione di petardi in alcune occasioni, è continuo e l’atmosfera è quella tipica delle partite importanti.

Al 12’ la Juve Stabia passa in vantaggio con Adorante, che si ripete al 32’, regalando agli ospiti, con la propria doppietta, un prezioso doppio vantaggio. Le esultanze dei tifosi gialloblù, in occasione dei due gol, sono accesissime e i cori che seguono sono intonati con grande potenza. I latinensi non vengono minimamente colpiti dalla doppia rete subita, ma continuano a tifare con ancor più vigore, proponendo anche una sciarpata. Al duplice fischio del direttore di gara i calciatori prendono la strada degli spogliatoi con la Juve Stabia avanti.

Nel secondo tempo decido di seguire la partita sotto la Nord. La caratteristica dei ragazzi di Latina è quella di proporre sempre un ottimo tifo e anche in questa serata i pontini, come loro solito, non deludono: compatti e continui cantano senza soste e i battimani non si contano. I cori dei nerazzurri, ritmati dal tamburo, sono per la maglia, per gli amici scomparsi e per i fratelli di Viterbo. Nel settore ospiti gli stabiesi propongono ancora cori prolungati, tra cui uno, bellissimo, sulle note della canzone L’italiano. Le due tifoserie continuano a punzecchiarsi e ad accendere qualche torcia.

In campo il Latina riapre la gara con Crecco al 55’. Gli uomini di mister Fontana, spinti anche dal sostegno intenso della Nord, provano a raggiungere il pareggio, ma all’85’ la Juve Stabia allunga nuovamente con Meli, poi l’espulsione di un giocatore del Latina annulla definitivamente le speranze dei padroni di casa. Dopo sei minuti di recupero il triplice fischio dell’arbitro sancisce la fine delle ostilità. Nonostante la sconfitta il Latina rimane nella zona play-off, mentre la Juve Stabia continua ad avere sette punti di vantaggio sul Benevento, vittorioso a Potenza. Le squadre si recano a salutare i rispettivi sostenitori e le due tifoserie si lanciano gli ultimi cori ostili, con gli stabiesi che intonano anche un “Mio fratello è siracusano”.

A.C.