Dopo la vittoria della Lazio in Supercoppa la prima partita di campionato dei biancocelesti allo stadio Olimpico sarebbe dovuta essere una festa. Sopratutto per i tifosi. Sopratutto per la Curva Nord, che si è schierata da subito al fianco della squadra e che domenica notte, contro la Juventus, nel momento di maggiore difficoltà, ha sostanzialmente preso per mano i giocatori con l’aquila sul petto, sostenendoli a gran voce. Ma qualcuno, con davvero poco buon senso, ha pensato bene di rovinare questa festa.

A pochi minuti dal fischio d’inizio di Lazio-Spal, infatti, si percepisce un po’ di agitazione nel settore più caldo della tifoseria biancoceleste. Qualche istante prima, in Curva Nord, era stato esposto uno striscione contro Keita ed il suo procuratore, sulla falsa riga di quelli che erano apparsi, in quel di Formello, nella mattinata di domenica scorsa. “KEITA E CALENDA VERMI” è la scritta, che non lascia spazio ad interpretazioni, esposta al centro del settore. Ed inizialmente qualcuno ha anche pensato che il trambusto successivo fosse dovuto proprio all’apparizione di questo striscione.

In realtà accade ben altro. E sono gli stessi Ultras della Lazio a spiegare quanto è successo tramite una nota pubblicata immediatamente sui profili social ufficiali utilizzati dalla Curva Nord per comunicare le proprie iniziative, le proprie idee e la propria linea di condotta.

Un secondo striscione, realizzato dai ragazzi della Nord, infatti, è stato bloccato all’ingresso dello stadio dagli agenti delle forze dell’ordine. Una disposizione, questa, che ha scatenato, ovviamente, la reazione della tifoseria biancoceleste, che ha quindi deciso di non affiggere in vetrata lo striscione “Irriducibili” per protesta e di abbandonare lo stadio.

Ecco di seguito il comunicato integrale diramato dalla Curva Nord della Lazio:

“Sugli spalti come nello spogliatoio, fuggono i vili e restano solo gli uomini! Insieme…continuiamo a vincere”

Questo il testo dello striscione che non ci è stato fatto entrare oggi per la partita Lazio-Spal, uno striscione che crediamo non abbia nemmeno bisogno di spiegazioni.
NOI NON CI STIAMO !!!

Non possiamo accettare che il lavoro dietro le quinte e il sacrificio dei ragazzi del gruppo svolto durante la settimana venga vanificato senza motivo da chi dovrebbe tutelare l’ordine pubblico, ma evidentemente oggi veniamo a scoprire che uno striscione di carta di ringraziamento alla squadra è più pericoloso di immigrazione selvaggia, allerta terrorismo e di una Città che sta diventando una discarica a cielo aperto.
CURVA NORD 12 SENZA PADRONI”.

Un eccesso di zelo interpretativo sulla normativa-striscioni, quello degli agenti preposti alla sicurezza, che poteva sicuramente essere evitato, visto che la scritta riportata sullo striscione “incriminato” non pareva assolutamente offensiva, violenta o oltraggiosa, ma solo di incitamento e di ringraziamento nei confronti dei ragazzi che hanno deciso di continuare ad indossare la casacca biancoceleste, vincendo anche un trofeo domenica scorsa.

Daniele Caroleo.