Lecce-Benevento è una partita tra due squadre che, per usare un eufemismo, non hanno un buon rapporto con i play-off: gli Stregoni, al quarto tentativo in Prima Divisione, sono reduci dalla bella partita dell’andata, finita 1-1 fra tante recriminazioni; nel Lecce, dall’altra parte, è ancora forte il ricordo del ritorno della finale playoff della scorsa stagione con il Carpi, ed il quarto di finale vinto contro il Pontedera, solo ai calci di rigore, non riesce ancora a dare quell’entusiasmo ad una città fin troppo distaccata nei confronti della propria squadra, nonostante l’importanza del match da dentro o fuori.

I 1.100 tifosi beneventani giunti al “Via del Mare” sono molto compatti, ma meno colorati rispetto al match giocato nell’impianto salentino nella regular season. L’entusiasmo degli Stregoni caratterizza il prepartita: cori secchi alla squadra intenta a riscaldarsi prima del match e zero provocazioni alla curva avversaria, come sempre pronta a riempirsi solo nel quarto d’ora precedente al match. Il ricordo del gesto di solidarietà dello scorso settembre, in concomitanza della partita del “Vigorito”, quando gli Ultrà Lecce organizzarono una raccolta di viveri e beni di prima necessità, poi prontamente affidati a delle famiglie in difficoltà del capoluogo sannita, è ancora forte. La Curva Sud beneventana decide di far quadrato, riempiendo nella quasi totalità il settore ospiti, sotto lo striscione “Lotta, vinci e facci onore”, spingendo i propri calciatori verso una finale che manca dal 2008-09.

La Curva Nord leccese, coloratissima come al solito, cuore pulsante del tifo e sempre calda, nonostante la freddezza del resto dello stadio (e le sempre, ahimè, frequenti diffide) non è da meno e il tripudio all’entrata dei calciatori per il riscaldamento fa capire subito l’importanza dell’appuntamento. Prima della partita espongono uno striscione che recita “Ciao Fabio”, in onore di Fabio Corpus, tifoso del Lecce deceduto in settimana a seguito di un incidente stradale. Da registrare la presenza di uno stendardo della tifoseria palermitana, storica gemellata.

La partita, subito svoltata nella direzione salentina, inizialmente non scalfisce l’entusiasmo degli Stregoni, ma al gol di Ferreira Pinto, arrivato al 20° del primo tempo, il ruggito del “Via del Mare” affievolisce l’iniziale bella prestazione della tifoseria campana, che grida al gol quando Padella, al 40°, colpisce il palo.

Nella ripresa l’iniziale black-out della formazione salentina, con il Benevento che cerca di attaccare, rinvigorisce ed aumenta i decibel dei cori della tifoseria sannita, ben supportati dall’intero settore per tutta la durata.

La Curva Nord, come sempre in questa stagione, assicura sempre un supporto costante e ben articolato lungo la parte centrale del settore, con cori lunghi ma ben scanditi.

Al 70°, con il Benevento ancora bloccato in svantaggio, i Sanniti passano alla contestazione, strappano lo striscione, e un “Ci avete rotto il c…” accompagna l’ultima porzione di match, caratterizzata prima dall’illusione del pari di Guerra, annullato per fuorigioco, e poi dal 2-0 salentino firmato da Zigoni che manda in orbita il Lecce, già proiettato alla finale con il Frosinone.

I giallorossi si prendono i giusti applausi di una curva, che ringrazia i propri calciatori per la pazzesca rimonta di questa stagione.

Testo di Gabriele De Pandis.
Foto di Michel Caputo.