Le condizioni meteo non promettono nulla di buono, ma per fortuna – anche se solo parzialmente – il cielo regge, nonostante il vento fastidioso e le nuvole a minacciare un peggioramento incombente. Ennesima partita giocata alle 12.30, ma ormai allo scempio di questo calcio abbiamo fatto l’abitudine, come abbiamo tristemente fatto l’abitudine all’ennesima trasferta vietata, anche se abituarsi non vuol dire arrendersi o quantomeno così non è per gli UTC della Samp che, in settimana, si erano fortemente espressi contro questo insensato divieto. Il settore ospiti si presenta comunque animato da un manipolo di tifosi blucerchiati residenti altrove e che, nel loro piccolo, incitano a tratti la squadra in campo. In tempi di magra e di repressione, ci si accontenta purtroppo così.

La Curva Nord Lecce invece, si presenta come sempre bella piena nella sua parte superiore in questa partita importantissima in chiave salvezza, in vista della quale gli stessi ultras, hanno cercato di scuotere l’ambiente con uno striscione con cui hanno invitato la squadra a tirare fuori gli attributi, dopo le ultime 6 sconfitte consecutive. L’incitamento della Curva Nord non manca, il primo coro possente è il “tirate fuori le palle” classico di certe occasioni, poi l’incitamento è il solito a cui la tifoseria giallorossa ha abituato. Belle manate, cori secchi intervallati da qualche pausa, fumogeni accessi e qualche “bombone”. Il continuo invito “Combattete per noi” non è purtroppo raccolto dalla squadra, che si fa imporre il pareggio dagli ospiti e pur interrompendo il filotto di sconfitte, deve ancora una volta rimandare l’appuntamento con la vittoria. A fine partita la Curva si mostra ostile alla squadra sotto il proprio settore, invitandola a continuare a lottare per raggiungere quanto prima la salvezza, per la quale la tifoseria non sta invece lesinando impegno e grinta, pronta a dare battaglia fino all’ultimo in questo rush finale e pretende giustamente altrettanto dai ragazzi in campo.