Derby toscano che ormai sta diventando un classico della serie C, le due squadre sono abbonate alla categoria perciò per un discorso prettamente geografico, le partite tra le due formazioni sono diventate un must. Nonostante il continuo riproporsi della sfida, ogni partita genera una ventata di novità, sia questa derivante da un cambiamento a livello di curva oppure per aspetti extra calcistici.

Dopo anni di anonimato e di salvezze agguantate per i capelli nella lotteria dei play off, a Carrara sembra soffiare un vento tutto nuovo, un crescente ottimismo si sta addensando intorno alla squadra e la tifoseria risponde con numeri importanti. I padroni di casa tornano in Curva Ovest dopo la sfida contro l’Arezzo, culminata dallo spiacevole episodio di fine partita: i fatti devono ancora essere accertati, semmai si arriverà a risalire alla verità, intanto più che ai fantomatici racconti di chi non era presenta ma comunque è informato, bisogna attenersi al comunicato diramato dagli ultras rossoneri. Poi ovviamente ci sono i fatti e su quelli è inutile e superfluo girarci intorno, qualcosa è andato storto.

Tifoserie che fanno il loro ingresso sugli spalti pochi minuti prima del via, gli ospiti entrano alla spicciolata e cominciano a tappezzare il settore con striscioni, qualche pezza e l’immancabile bandierone che viene proposto spesso e volentieri, mentre gli ultras rossoneri tardano qualche minuto e la Ovest sarà al completo solamente quando i ventidue protagonisti sono già a correre dietro al pallone.

Le due tifoserie non se le mandano a dire ma sono gli ospiti che punzecchiano con maggior insistenza la controparte, che risponde con un simpatico: “Nessuno nessuno vaffanculo”. Il tifo degli ultras rossoneri è fatto di cori secchi e battimani con almeno tre bandieroni che nella parte bassa sventolano quasi costantemente. Ottima partecipazione, il gruppo centrale resta compatto per tutta la partita dimostrando un’unione di intenti eccelsa.

Gli ospiti sono divisi sostanzialmente tra ultras e tifosi ed anche se visivamente non c’è spaccatura, quando c’è da tifare si evince che la parte più attiva è quella che si trova sopra il terrazzino del settore. È pur vero che in talune occasioni è tutto il settore a partecipare al tifo ma a ben vedere sono eventi assai rari. Se nella prima frazione i giallo-azzurri riescono a proporre un coro dietro l’altro, nella seconda frazione il gruppo perde un po’ di compattezza, complice fra le altre cose l’andamento della partita sul terreno di gioco, che vede le due squadre animare l’incontro con la conseguenza che il risultato resta in bilico con colpi di scena da una parte e dall’altra.

Una sciarpata per parte e gli ultimi cori offensivi chiudono un derby vivace sugli spalti e particolarmente frizzante sul terreno verde con le due squadre che, al triplice fischio del direttore di gara, vanno sotto i rispettivi settori per gli applausi di rito

Valerio Poli