Con leggero ritardo (circa un mese abbondante), scrivo questo pezzo riguardante la partita del tifo Bari-Trapani. Un ritardo che lascia il servizio solo ai doveri di cronaca. Abbozzai già qualcosa, inerente a questa partita.
Ricordarsi, dopo un mese, gli eventi successi è praticamente impossibile, senza aver annotato nulla. Per fortuna che il mio blocchettino ripreso dai taschini tenebrosi della mia borsetta, compagna di partite, narra questo: tempo fa mi era capitato di frequentare qualche palazzetto, per sondare l’ambiente che si respirava. Spirito teatrale, con uno speaker, sempre con il microfono in bocca, a commentare quasi ogni palla in giocata, come se stesse commentando una partita in TV, musica ad ogni punto realizzato, e solito speaker che fungeva anche da lanciacori in certe circostanze.
Non pensavo minimamente che, a distanza di anni, negli stadi italiani si sta pian piano arrivando a questo. Formazione elencata e ripetuta a gran voce dal pubblico; ad ogni goal segnato, nel solito disgusto teatrale, il solito scenario si ripete.
Ma quest’anno il San Nicola è condito da un impianto audio che spacca completamente i timpani, sproporzionato a tutto, dove non si può nemmeno chiacchierare nel prepartita con lo sventurato sconosciuto di turno, davanti ad un Borghetti, visto che l’audio praticamente copre in maniera fastidiosa ogni tentativo di dialogo come se si stesse in una discoteca.
La cosa più ignobile di quest’anno è l’aggiunta, ad ogni goal casalingo, della musica sparata a mille che va a coprire il boato, l’urlo, e l’emozione di una palla che entra in rete. Uno schifo, a cui si dovrebbe dare un freno. Impensabile tutto questo dieci anni fa, consapevole che tutto questo scempio potesse rimanere nei teatrini dei palazzetti.
Solita presenza per i soliti affezionati, classica partita dalle 15.000 presenze. Numeri soddisfacenti per la Serie B. La Nord, nonostante, una curva che presenta diverse zone larghe, offre la solita prova, caratterizzata dal buon momento di forma. Compattezza, sostanza, pochissime pause, intensità sempre buona. D’accordo, si parla di una partita, agevolata in campo dal risultato, ma comunque una buona performance.
Le mie annotazioni terminano qui. Servizio blando, ma, come detto su, doveroso per la cronaca, e per mettere l’ennesimo tassello al nostro puzzle cronologico riguardanti i servizi del tifo.
Massimo D’Innocenzi.