Giovedì 22 febbraio il Milan sfida il Ludogorets a San Siro. Finalmente ho l’occasione di vedere una partita del Milan in Europa League. Nonostante i rossoneri abbiamo già la qualificazione in tasca grazie al 3-0 ottenuto alla “Ludogorets Arena” di Razgrad in Bulgaria, ad inizio settimana decido di acquistare il biglietto.

Il giorno della partita arriva velocemente: preparo il giubbotto pesante, guanti, zaino e comincio ad accendere la macchina: alle 16 si parte direzione Milano. Dopo una mezz’ora circa di viaggio arrivo nella città meneghina, parcheggio e faccio un giro in centro dove, oltre all’immensità del Duomo, noto i primi tifosi del Ludogorets: sciarpa al collo, zaino sulle spalle e tanta voglia di tifare per la loro squadra.

Tempo per un panino e poi via in metro, prima la gialla (M3) fino a Zara e poi la metro lilla (M5) fino a San Siro. Durante il percorso verso lo stadio incontro diversi tifosi rossoneri e del Ludogorets insieme sulla stessa metro e nei bar. Arrivato a San Siro quasi un’ora prima del fischio d’inizio, mi imbatto nella folla rossonera presente nel piazzale, pronta a riversarsi all’interno dello stadio a sostenere la banda di Gattuso.

Al Gate 5 ecco la parte più calda del tifo bulgaro: sono circa un migliaio, carichi ma pacifici nonostante siano praticamente circondati da un gran numero di poliziotti in assetto antisommossa. Nonostante il buon numero, i bulgari si faranno sentire poco durante la gara, subissati dal tifo incessante della Curva Sud rossonera.

Entro, l’emozione si fa sentire così come il freddo pungente, ma presto l’ambiente verrà riscaldato dall’atmosfera tipica dell’Europa League. Durante il riscaldamento i primi cori: gli ospiti gridano forte il nome della loro squadra, fieri di tifarla per tutta l’Europa e anche durante quella che sarà per loro l’ultima partita di questa stagione in Europa League, vista l’oramai certa eliminazione. Mentre i rossoneri se la prendono con gli interisti e i romanisti, avversari nelle prossime gare di campionato.

All’ingresso in campo dei 22 titolari, San Siro risponde con lo sventolio delle bandiere rossonere accompagnato dalla musica dell’Europa League e dai cori dei tifosi del Ludogorets. Il match comincia, il Milan cerca di spingersi in avanti spinto dal grido della Sud, mentre i bulgari fanno un buon pressing: i rossoneri rimangono schiacciati nella propria metà campo per qualche minuto per poi accelerare i ritmi e creare azioni pericolose.

Al 20° arriva il gol dei padroni di casa: Kessie dà inizio all’azione servendo Cutrone, che da esterno sinistro mette in mezzo per Borini, il quale non sbaglia e infila il portiere avversario. San Siro esplode di gioia, tanti applausi e cori che riecheggiano per tutto lo stadio. Da qui in poi la partita si addormenta, sia in campo che sugli spalti: i bulgari in silenzio mentre la Sud continua a cantare ma a tono più basso.

Nella ripresa poche emozioni da segnalare, il Milan soffre qualche attacco ma evita di subire gol e gestisce le forze fino al triplice fischio finale. Sugli spalti è festa per i rossoneri che chiudono la partita con un bellissimo coro in stile argentino, a ritmo di un tamburo che è rimbombato per tutto San Siro per diversi minuti.

Edoardo Lanzi