Dopo la sconfitta interna di quindici giorni fa, l’aria in casa Novara s’è fatta tesa, con una contestazione all’uscita dal campo e prima della partenza per la sfida di Cittadella. L’esonero del tecnico e la vittoria proprio a Cittadella paiono aver “calmato” le acque, anche se la strada per riconquistare la piazza è ancora lunga.
Il primo banco di prova per il nuovo mister dei piemontesi, Di Carlo, è rappresentato dal suo passato: lo Spezia dell’ex, non troppo rimpianto, Fabio Gallo. L’atmosfera al Piola è carica di attesa, la piazza spera di vedere una reazione da parte della propria squadra per uscire dalla zona rossa della classifica.
Il settore occupato dagli ultras di casa si riempie in concomitanza dell’inizio della gara e a conti fatti sono circa 80 gli ultras azzurri presenti sulle gradinate. “Onoratela o toglietela” è lo striscione che campeggia in balconata, a ricordare quanto detto dagli ultras la settimana prima. In curva Sud sono invece circa 60 gli spezzini, giunti in terra piemontese armati di vessilli e bandiere bianconere colorano il settore loro dedicato, compattandosi e offrendo un bel colpo d’occhio ai presenti.
La prima parte della gara scorre via velocemente, i novaresi – come già annunciato – sostengono unicamente la maglia azzurra: dovranno essere i giocatori a “meritarsi” il tifo; questo monito sembra esser recepito dai piemontesi che poco prima della mezz’ora passano in vantaggio. Lo svantaggio, al contrario di quanto si possa pensare, dà la scossa agli spezzini che spingono la propria squadra al pareggio quasi immediato mettendo benzina nei serbatoi della curva “Ferrovia”.
Nel secondo tempo il tifo spezzino vive un momento di calo da parte del settore, ma non degli ultras che, adesso, optano per cori più secchi, garantendo comunque una buona vocalità, accompagnati dalle bandiere sparse per la Sud. I novaresi, in linea con il comunicato uscito in settimana concentrano il proprio tifo verso la squadra: i colori, non i giocatori, come ricordano in più di un’occasione; bersaglio è anche la società rea di non comportarsi in maniera degna della categoria. Anche lo stadio è restio a seguire i cori proposti dal settore centrale, facendo sì che dopo un’iniziale picco, i cori si perdano tra le fredde mura del Piola.
Con l’avvicinarsi della fine della contesa, gli spezzini si lasciano andare ad una bella e partecipata sciarpata, scaldando i cuori dei presenti. Il triplice fischio del direttore di gara sancisce la fine delle ostilità. La Nord azzurra applaude i propri giocatori, come detto prima la strada per la “pace” è lunga ma lo sforzo profuso oggi dai piemontesi è sicuramente conciliante e non può esser oggetto di critiche. Anche i bianconeri di Liguria vanno verso il proprio settore e qualche fortunato riceve maglietta e pantaloncini a ricordo di questa trasferta.
Alessio Farinelli