Sfruttando la proposta del collega Vincenzo, mi preparo alla “doppietta” giornaliera che vede in programma la sfida di Molfetta e Cerignola-Andria, sfruttando così appieno il “palinsesto” per i groundhopper pugliesi.

La giornata viene organizzata in maniera capillare: si parte in direzione Molfetta e già tutto fa presagire a una domenica bestiale: un sole bellissimo mi accoglie alla stazione, le feste natalizie sono alle porte e il solito zainetto, compagno di tanti viaggi, è sulle spalle. Decido di prendere il treno abbastanza presto per godermi un bel giro sul lungomare della cittadina adriatica. Lo stadio non è propriamente vicino al centro storico, e per raggiungerlo ci sarà bisogno di una bella camminata.

Appropinquandomi verso l’impianto sportivo, oltre a costeggiare il mare, noto qualche vecchia scritta Hooligans, ma anche graffiti più recenti della Molfetta Ultras, un binomio perfetto: arte sui muri e arte paesaggistica.

Giungo allo stadio quindici minuti prima del fischio d’inizio. Il Poli è investito dalla splendida luce di questa giornata tersa, non sembra quasi di essere nel mese di gennaio visto il tempo magnanimo e il caldo di questa domenica. Inoltre lo stadio molfettese offre sempre un bel contrasto tra il suo manto verde e il mare, là poco distante.

Veniamo alla sfida di oggi. Avendo avuto modo di assistere al match d’andata sono a conoscenza del rispetto reciproco tra le due tifoserie, aspetto che rende la gestione dell’ordine pubblico molto blanda. Il settore barlettano è stracolmo, tanto che alcuni tifosi di casa sono stati dirottati nel settore della tribuna coperta. Prima del fischio d’inizio il Gruppo Erotico ricorda Corrado “Pizza”, ultras molfettese scomparso di recente, con uno striscione che viene applaudito da tutto lo stadio.

Dedico la prima parte di gara ai supporter ospiti: cori potentissimi, compatti, bandiere sempre al vento. Indubbiamente una bella prova in un campo ostico, almeno da un punto di vista calcistico. La spinta dei tifosi è sempre un’arma in più per i giocatori. Non a caso il Barletta sarà costretto a rincorrere l’iniziale vantaggio molfettese, pareggiando e non andando oltre l’1-1.

Il settore di casa è sempre in movimento, mettendosi in mostra con diversi fumogeni accesi. Anche se numericamente inferiori agli ospiti, la Molfetta Ultras si mostra compatta, realizzando una bella performance: manate, cori secchi e tanto impegno.

Prima di metterci in viaggio direzione Cerignola, io e Vincenzo osserviamo la bellezza di uno stadio pieno, anche e soprattutto in una categoria come la Serie D. Nel frattempo i barlettani si prodigano in una bella sciarpata, che prende tutto il settore. Oggi hanno vinto gli ultras, di gran lunga.

Uscendo sentiamo ancora gli ultimi cori diradarsi, un fascino che ti fa sperare la domenica non finisca mai!

Massimo D’Innocenzi