Undici giugno 1989: è da questo lontano giorno, perso in un’altra era calcistica, che non si affrontavano Monopoli e Campobasso. Giorno in fu giocato il celebre spareggio salvezza in quel di Catanzaro, acciuffato dai pugliesi la settimana prima, sconfiggendo proprio il Campobasso in terra molisana. Successo bissato in quella decisiva gara con un 4-1 da cui poi iniziò il periodo buio dei rossoblu, che 365 giorni dopo subirono l’onta del primo di una lunga serie di fallimenti e tentate ripartenze.

Circa un migliaio i presenti in questa piovosa domenica in terra pugliese, il dato ufficiale parla di 683 paganti a cui si aggiungono 328 abbonati.

Solita situazione frammentaria della tifoseria monopolitana con i gruppi organizzati divisi tra curva nord e gradinata est. Tanto di cappello comunque a questi ragazzi che, nonostante il diluvio che si abbatte sullo stadio Veneziani, sostengono la loro squadra anche con l’ausilio dei loro bandieroni, che è un’impresa riuscire a sventolarli con una tale quantità d’acqua.

Dal Molise giungono nel settore ospiti circa 150 tifosi campobassani, ben compattati dietro i drappi di N.F.O e Ultras, mentre non si vede la Curva Nord Campobasso che persevera nella scelta di disertare, stante le attuali restrizioni causa Covid. Anche per loro si vedono due bandieroni che sventolano incuranti della pioggia, ma è la voce che fa da padrona nel loro settore, complice il risultato in campo, che permette ai campobassani di mantenersi su buoni livelli per tutti i 90 minuti. Al fischio finale la loro squadra si porta sotto il settore per festeggiare questo 2-1 esterno, che li proietta nelle zone più tranquille di classifica.

Prossimo turno vede il Campobasso rientrare al Romagnoli contro il Bari, big match in vista del quale, la società ha indetto la “Giornata rossoblu” (in cui gli abbonamenti non sono validi), mentre il Monopoli si reca in trasferta allo Zaccheria di Foggia, in uno dei tanti e sentiti derby pugliesi di stagione.