La gerarchia dei problemi di tante tifoserie è stata letteralmente ribaltata nell’ultimo periodo, con la situazione sempre più delicata e confusa a causa dell’emergenza Covid che domina la scena, mentre altri problemi hanno apparentemente perduto di centralità, senza per questo essere spariti. Quando arrivo allo stadio a Innsbruck, la domenica alle 9.30 di mattina, mi rendo subito conto di questo dato di fatto.

In Austria, anche al secondo livello calcistico ci sono partite che vengono trasmesse in diretta TV. L’orario “ideale” scelto della Lega e dal canale “LaOla“ per “esclusivizzare” i contenuti è: domenica alle 10.30. Praticamente siamo quasi al calcio a colazione. Come sempre l’interesse dei tifosi, in primis quelli che vanno in trasferta, non vengono minimamente considerati quando ci sono in ballo i soldi delle televisioni, una situazione ormai risaputa (e non solo in Austria). Dunque per chi preferisce viaggiare con la squadra del cuore (anche se solo una manciata di squadre della 2. Liga hanno tifoserie di spessore) è diventato molto difficile sostenere la squadra allo stadio. Sebbene l’Austria non sia un paese molto grande, ci sono partite che comportano viaggi di 6 ore e più. E con il fischio d’inizio alle 10.30 è davvero molto difficile organizzare la trasferta. Del resto, visto che la media spettatori della 2. Bundesliga austriaca non supera le 1.000 unità, di conseguenza nemmeno davanti alla TV ci saranno milioni di spettatori tali da giustificare certe scelte anti-tifo. Ma evidentemente queste valutazioni non valgono molto per chi decide di far giocare una partita di calcio al mattino…

Il duello odierno, per entrambe le tifoserie coinvolte, rappresenta una delle partite più interessanti della stagione, una delle rare partite con una tifoseria organizzata nel settore ospiti. Il Wacker Innsbruck, ex-campione nazionale e vincitore della Coppa austriaca, ha una storia importante anche sul piano di tifo (il gruppo “Verrücke Köpfe” è stato uno dei primi gruppi ultras “stile italiano” nato nei paesi di lingua tedesca), incontra il Blau Weiss Linz, squadra rinata nel 1997 per mano dei tifosi dopo il fallimento della mitica SK Vöest Linz (conosciuta con l’ultimo nome di FC Linz, dopo l’abbandono dello sponsor Vöest, acciaieria di Stato). Sebbene il LASK attualmente sia la squadra più prolifica della città di Linz e di conseguenza quella con il numero di spettatori più alto, il Blau Weiss ha sempre mantenuto la sua propria identità e il suo seguito fedele da parte di un nucleo di tifo organizzato ben compatto, malgrado la mancanza di grandi successi sul campo.

I padroni di casa al momento vivono una situazione delicata sotto molti punti di vista. Oltre alla già citata situazione Covid, ci sono i ripetuti problemi economici che li funestano dagli ultimi 20 anni, e anche la classifica attuale vede la squadra fuori dalla zona promozione, il vero obiettivo per la principale squadra Tirolese. Oltre al danno c’è anche la beffa: i corregionali del Wattens, che hanno quasi sempre militato al secondo o terzo livello austriaco o comunque sempre più in basso del Wacker, oggi gioca in Bundesliga, quindi più in alto degli ex-campioni neroverdi. In questo scenario, la curva di casa, la “Tivoli Nord” ha subito un forte ridimensionamento quantitativo del tifo organizzato, anche se gli striscioni dei gruppi principali sono sempre al loro posto (“Verrücke Köpfe“, che festeggiano il 30° compleanno in questo periodo difficile, “Unterland“, “Wacker Unser“ e il più recente gruppo “Inventar“). Anche oggi la curva risulta semivuota…

Gli ospiti del Blau Weiss Linz arrivano in quasi 80-100 unità dietro gli striscioni “Blauhelme“ e “Linzer Pyromanen“. Presenti con loro anche alcuni amici tedeschi dello Jahn Regensburg e Kickers Stuttgart. Qualche bandiera colora il settore durante tutta la partita.

Il tifo durante i 90 minuti e nonostante la rappresentanza ridotta, risulta di buon livello per entrambe le tifoserie. Il numero di spettatori totale si attesta sotto i 2.000 ed è comunque una delusione. Nemmeno il tempo piacevole e i prezzi moderati (i biglietti più costosi si trovano comunque a meno di 25€) sono serviti a portare qualche tifoso in più. Le modalità attuali per entrare allo stadio sono sicuramente meno agevoli rispetto al recente passato, e per quanto si debba rispettare la cosiddetta norma “3G” (vaccino, tampone o guarigione recente), il test rapido per il Coronavirus in Austria è gratuito e dentro lo stadio non ci sono restrizioni in più rispetto all’esterno. Alla fine insomma, oggi si è avuta l’ennesima dimostrazione che la domenica mattina non è sicuramente il momento adatto per giocare una partita di calcio, può essere utile al massimo per coloro che si arricchiscono con il calcio senza il minimo riguardo per la cultura originaria e le emozioni dei veri tifosi…

Sul campo vince il Blau Weiss Linz con un solo gol a pochi minuti dal fischio finale. Il Wacker si eclissa ulteriormente dalla lotta per i posti in classifica che danno diritto alla promozione e solo quattro giorni dopo, la dirigenza annuncia l’esonero dell’allenatore. La crisi per il Wacker Innsbruck continua…

Jürgen De Meester