In una serata infrasettimanale, si incontrano due provinciali che comunque hanno offerto sempre tanto dal punto di vista del tifo. E quando il confronto avviene entro gli obblighi e le difficoltà di un giorno nel bel mezzo della settimana, a pensarci bene, ci si rende conto di quanto anche le partite più normali sugli spalti, senza chissà quali coreografie o effetti speciali, richiedano sforzi enormi per i tifosi. Specie per quelli in trasferta.

Bella la prova dei padroni di casa, in termini di calore e colore e al netto delle divisioni fra Curva Nord e Gradinata Est. Inutile tornare sempre sulle stesse questioni che hanno il loro retroterra di buone ragioni, ma è importante sottolineare che comunque entrambe ci mettono il massimo per spingere la propria compagine al massimo del risultato. E il verdetto del campo arride loro, con i ragazzi in maglia biancoverde che, pur di misura e solo grazie ad un rigore, riescono comunque ad aver la meglio sugli avversari odierni, confermandosi pienamente in zona playoff.

Discorso inverso per gli stabiesi limitatamente al rapporto fra sforzi profusi e ricompensa dal risultato in campo. Le Vespe sono purtroppo entrate in una crisi tecnica che proprio alla vigilia di questo incontro aveva portato all’esonero di mister Walter Novellino, nome importante per la categoria che poteva far sperare a ben altri riscontri in termini di classifica. Bandiere al vento, manate e voce per lo zoccolo duro dei campani, un bel quadrato davvero importante numericamente, se si somma al turno infrasettimanale il non esaltante momento della squadra. Gli ultras insomma le provano tutte quante in proprio potere ma purtroppo non basta: la Juve Stabia rimedia la terza sconfitta consecutiva e vede ora molto più vicina la zona calda della classifica che non quella vetta a cui aspirano e che meriterebbero i tifosi. Resta la consolazione che prima o poi la sorte dovrà ricominciare a giare e con essa, si spera, anche i tifosi a gioire.