Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14

Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14

La Coppa Italia di serie C, eccome se me la ricordo! Il trofeo più improbabile del mondo, la “coppa del nonno”, in altre parole, la manifestazione più bistrattata della terra, dal valore zero e dove, spesso, a scendere in campo erano formazioni della Berretti. Eppure per la mia piccola tifoseria, presenziare ovunque in coppa, fosse anche in Sardegna, era motivo di gran vanto. Anzi, il problema, quasi sempre, più che presenziare fuori era trovare abbastanza adepti in casa per provare a tifare. Altre tifoserie no. In tempi dove le trasferte potevano ancora essere oceaniche e senza limitazioni, tante, troppe, curve si rifiutavano di presenziare sia in casa che in trasferta in questi eventi minori. Come non si trattasse di una competizione ufficiale. Un po’ come quando il Sabato non vai a scuola perché c’è educazione fisica e religione, e quindi sei già giustificato a prescindere. E tra le illustri assenti c’erano tifoserie blasonate. Molte. Non faccio nomi ma erano un numero elevato. Ma prima saltare trasferte in coppa era una scelta, mentre oggi non è che la copia della stessa trafila burocratica per seguire la squadra in campionato. L’unica cosa migliorata negli ultimi anni, comunque, è che almeno molte tifoserie hanno iniziato a prendere la coppa (oggi diventata “di Lega Pro”, ma la manfrina è sempre la stessa) sul serio. Per questo, oltre al fatto che siamo alla semifinale di ritorno, opto per Monza-Cremonese.

Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14

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I Monzesi 17 anni dopo e tanti appuntamenti rimandati. I Cremonesi non li ho mai visti all’opera. Per quanto riguarda i Brianzoli, nell’ultimo anno, nonostante la voglia di rivederli, è stato un insieme di occasioni mancate. Vidi l’allora Gioventù Brianzola, e già c’erano i SAB, nel Giugno 1997 al Mirabello di Reggio Emilia per il play-off contro il Brescello. Un’epoca e un’epopea fa ma, nonostante non fossi neanche maggiorenne, la mia malattia mentale era già esplosa, calcolando che ero partito da Roma per vedere quella partita. Poi il mio trasferimento in queste zone ed una mia passeggiata fuori dal Sinigaglia nella stagione 2011/12 mentre dentro si svolgeva Como-Monza: nessun ospite causa tessera del tifoso per quello che, una volta, era un bel derby. Poi la stagione 2012/13: prima un Pro Patria-Monza senza tifosi organizzati ospiti sugli spalti, e poi il mio treno cancellato per Monza-Venezia dei play-off. Infine tante occhiate al calendario di serie C2 ma, tra partite con realtà inesistenti o sicuramente senza tifosi ospiti, tanto valeva aspettare. E così posso vedere per la prima volta il Brianteo.

Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14

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Anche stavolta affido, in uno scuro, freddo e piovoso mercoledì sera, le mie speranze di viaggio su Trenord. Il treno che va in direzione opposta è in ritardo di 10 minuti, e poi viene annunciato un treno soppresso: non può essere! Ma dopo l’“annuncio cancellazione”, la lieta novella è che il treno soppresso è quello successivo al mio, il quale invece tarderà “solo” di 10 minuti. Rimango dell’idea che la Chiasso-Milano sia una delle linee ferroviarie più arretrate d’Italia. E il convoglio che mi porterà a destinazione ne sarà una conferma. Dopo sì e no un chilometro dalla partenza, la carrozza (e non solo la mia) rimarrà completamente al buio come in quegli espressi che, nel pieno della notte, ci trasportavano nell’estremo meridione d’Italia; ma lì, almeno, per avere il buio completo ti dovevi impegnare, stabilizzando l’interruttore con abile sensibilità tra la luce piena e la luce soffusa in modalità notte. Se non altro non si accumula ulteriore ritardo, e arrivo a Monza una cinquantina di minuti prima della partita. So benissimo che non sarà una passeggiata di piacere, dalla stazione allo stadio è un bel pezzo a piedi. Così, pronti via, e si va a

Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14

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passo speditissimo. La mia cartina di Google Maps imparata a memoria funziona e, a gran passo, arrivo davanti allo stadio poco meno di mezzora prima del fischio d’inizio. Essendo la mia prima volta al Brianteo, mi è impossibile non rimanere un po’ affascinato dal grande stadio che sovrasta tutto ciò che lo circonda, dando la classica idea della navicella spaziale. Un più approfondito e ravvicinato colpo d’occhio mi dà un po’ l’idea dello stadio Pastena di Battipaglia, almeno per quanto riguarda le tribune: il paragone ci sta ed è azzardato nello stesso tempo.

Ovviamente la fila per gli accrediti è immensa, ma fortunatamente scorre ad incredibile velocità. C’è una discreta affluenza, è stato dichiarato il record stagionale di paganti, e vedo pure arrivare in corteo alcuni ultras monzesi al grido di “E a puttane andrò, sarà romantico”. Dentro allo stadio scoprirò che, goliardia a parte, il coro è diventato parte integrante del repertorio non solo della curva, visto che verrà ripreso a gran voce anche dalla tribuna.

Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14

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Fortunatamente, per chi ha il pass in mano, i controlli non esistono e in campo si entra in un batter d’occhio. Con la mia pettorina, con tutti e quattro i settori davanti a me, ho un piccolo moto di tristezza: sebbene la curva abbia numeri importanti, in tribuna ci saranno 500 persone, ad essere generosi. Questo sarebbe il record di presenze stagionali? Non voglio figurarmi, allora, le altre partite. La tribuna scoperta è chiusa, mentre nel settore ospiti ci sono tre spettatori giunti da Cremona, semplici tifosi senza nessun segno di distinzione al di fuori delle loro sciarpe. Eccola la buona novella del repressore, questi magnifici risultati: tre persone in curva ospiti nel contesto di un derby regionale, dove i due capoluoghi distano una sessantina di chilometri. Che poi io dico ok, il repressore ha sbagliato, lo sa, ma non lo ammetterà mai e non farà marcia indietro, però mi chiedo anche come sia possibile che a qualcuno non venga in mente di dire “ma dai, è un trofeo del cavolo, poco seguito, almeno per queste partite TOGLIAMO l’obbligo della tessera del tifoso”. Invece niente, tonnellate di cattivo senso unite ad altrettante di malafede fanno sì che la semifinale di una coppa si giochi senza tifosi ospiti. Bello questo calcio e, come sempre, applausi a chi ha veramente distrutto il giocattolo. Basta, sto divagando e il fegato mi è diventato rancido mentre scrivo. Tutto ciò fa sì che mi ritrovi davanti alla curva dei Monzesi, pochi istanti prima della partita, pensando “per favore, pensateci almeno voi a ripagarmi di questo viaggio e a giustificare la mia ragazza lasciata per l’ennesima volta da sola a casa, mentre io vengo qua a fare il coglione sotto la pioggia”. E, fortunatamente, non vengo deluso.

Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14

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Prima di tutto il numero: nonostante il maltempo, la Curva Sud presenta un bel colpo d’occhio, con un nucleo importante per dare sostegno continuo alla squadra. Poi, appena iniziata la partita, con mia somma sorpresa, inizia una torciata veramente fitta come non ne vedevo da tempo in Italia, accompagnata anche da un paio di salutari bomboni: uno spettacolo veramente suggestivo in questa partita in notturna, e mi chiedo se il commentatore di Raisat avrà parlato del “favoloso spettacolo della curva”, oppure se avrà criticato “questi comportamenti delinquenziali che nulla hanno a che fare con il calcio e con lo sport in generale”. Contemporaneamente alla torciata, comincia anche il tifo della Sud su decibel piuttosto alti, accompagnati dallo sventolio di alcuni bandieroni zeppi d’acqua.

Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14

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Si parte dal 2-1, abbastanza clamoroso, del Monza nella partita di andata; da ricordare che fra le due squadre c’è una categoria di differenza. La pioggia non accenna a diminuire, anzi, semmai aumenta. Mentre svanisce ogni mia velleità di vedere un’improvvisata di Cremonesi non tesserati, posso comunque trovare soddisfazione nella curva alle mie spalle che, tra l’altro, propone diversi battimani ma anche cori a rispondere. La cosa che più mi colpisce, però, è la partecipazione di diversi semplici tifosi di tribuna coperta i quali accompagnano con voce e costanza i cori, e non solo il “E a puttane andrò”. Niente male davvero. I momenti di stanca della curva sono pochi, anche se la pioggia un po’ influisce sul numero degli effettivi a cantare. Nel repertorio non mancano cori per i diffidati e contro svariate rivali quali Como, Pisa, Genoa e la stessa Cremona; a tal proposito, uno dei tre tesserati risponde ai dirimpettai con una gestualità non proprio da galateo, ottenendo svariati sberleffi dalla Sud ed un coro dedicato.

Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14

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Due striscioni vengono esposti: il primo è messo in balaustra direttamente, e dalla mia postazione non lo riesco a fotografare bene; il secondo recita “Nella lotta per la vita accanto a te, finché non è finita”. Non sono riuscito a comprendere a chi fosse indirizzato lo striscione, ma non potevo non notare gli applausi prolungati dello stadio intero. In campo si va negli spogliatoi sullo 0-0, e gli ultimi minuti mi vedono arretrare in tribuna coperta a causa della pioggia veramente battente. Ma questo è ancora niente.

Va peggio nel secondo tempo. La pioggia diventa temporale, e i fulmini che già avevano circondato il Brianteo fanno diventare le minacce dei fatti concreti. Il campo diventa un marano, e faccio fatica a capire come faccia l’arbitro a non ordinare un’interruzione dell’incontro. La curva del Monza riprende a cantare dopo che, durante l’intervallo, il tifo era continuato al riparo del cemento sotto i gradoni. Al secondo minuto della ripresa il Monza passa: Finotto mette dalla fascia la palla in area e Ravasi realizza addirittura di tacco, 1-0. L’esultanza del giocatore, sotto la curva, è veramente bella quanto sentita, con l’abbraccio fra tutta la squadra festante e i tifosi scesi dai gradoni. Non passano neanche tre minuti ed arriva il raddoppio, e stavolta Finotto, in corsa, si trasforma da assistman a realizzatore; l’esultanza è una fotocopia della precedente ma, stavolta, la parola “fine” sembra impressa sul contenzioso agonistico.

Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14

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Il temporale continua, ma il doppio vantaggio ha galvanizzato lo stadio. L’incitamento si stabilizza su livelli veramente alti. L’effetto non svanisce neanche quando al 58° Visconti accorcia le distanze per la Cremonese, lasciando qualche briciolo di speranza ai suoi. La pioggia sembra diminuire e posso scendere dal mio rifugio per portarmi sotto la curva. I ragazzi della Sud alzano una pezza con scritto “Forza Luca non mollare” e, poco dopo, effettuano una discreta sciarpata.

La partita sta volgendo al termine, manca veramente poco ma, causa ultimo treno, non potrò vedere gli ultimi istanti. Vado via di fretta e per strada sento il boato del Brianteo seguito al triplice fischio finale dell’arbitro. Ora il Monza sfiderà la Salernitana in un doppio confronto con andata il 26 Marzo e ritorno il 16 Aprile. Il sorteggio deciderà chi avrà la prima partita in casa. In ogni caso, farò di tutto per esserci. Ma, durante la mia scarpinata, non sono affatto convinto che riprenderò di nuovo il treno.

Stefano Severi.