Pomeriggio umido ma piacevole, ambiente ideale per attirare il tifoso allo stadio per inerzia, quella sorta di atto dovuto che finisce per svuotarsi di passione e spensieratezza. Soliti discorsi e pensieri che tornano a galla ogni qual volta si mette piede negli stadi. Assetti di guerra, orari assurdi, scenari teatrali che hanno portato con il tempo un certo disgusto in un contesto che prima voleva dire solo divertimento.
Numericamente niente male il gruppo Vicentino presente al San Nicola. Classico scambio di saluti con gli ultras baresi prima dell’inizio della partita ed entrata nel settore alla spicciolata. La partita inizia e tra sistemazione di drappi e organizzazione, i primi cori si registrano verso il decimo del primo tempo. Inizialmente partono con qualche buona manata e cori secchi che, al limite del possibile, si sentono e vengono apprezzati. Con il passare del tempo e con la partita che non gira per il verso giusto, calano d’intensità e lasciano partire qualche altro coro senza nessuna convinzione. Alla mezzora del primo tempo striscione esposto per Gennaro, tifoso della Salernitana recentemente scomparso.
La curva barese presenta notevoli vuoti ad inizio gara e tende a riempirsi pian piano. Prova sottotono nel complesso. Cori a ripetere poco convincenti. Qualche segnale positivo si ha dopo il secondo gol, quando la Nord offre, a piccole riprese, una buona intensità. Ma siamo decisamente lontani da quello che potrebbero offrire in base alle loro potenzialità. Con i vuoti iniziali, la sciarpata non è fitta. Lascia sperare la ripresa in termini di pirotecnica, con qualche torcia in più rispetto alle partite precedenti. Come spesso succede, infine, presenza degli amici salernitani ai quali viene dedicato uno striscione per Gennaro.
Massimo D’Innocenzi.