Giornata di ritorni oggi al “Dall’Ara”, sulla panchina della Lazio siede infatti Pioli, ex allenatore del Bologna che da queste parti ha lasciato ottimi ricordi, tanto che in suo onore la “Vecchia Guarda” gli dedica il lungo striscione: “DA NOI NON SARA’ SCORDATO, CHI I NOSTRI COLORI HA SEMPRE ONORATO, STEFANO UNO DI NOI”.
Il tifo canoro sarà poi molto variegato nei cori, sostenuti anche dal ritmo di alcuni tamburi, risalta su tutti un coro in cui si rimane tutti seduti a cantare per poi, alternativamente, saltare tutti in piedi con bandiere, sciarpe e bandiere a due aste che vengono sventolate a più non posso.
Verso la fine della partita, gli URB ricordano Gabriele Sandri, il tifoso laziale scomparso nel 2007 per mano di un agente di polizia. A lui è dedicato lo striscione “NOI NON DIMENTICHIAMO… GABBO VIVE”.
Il settore ospiti questa volta rimarrà tristemente chiuso dopo che, durante Fiorentina-Lazio, diversi tifosi biancocelesti sono stati fermati e denunciati dalle autorità di polizia. Sulla scelta hanno pesato anche alcuni episodi verificatisi nella partita di andata, laddove ci fu un tentativo di alcuni tifosi laziali di intercettare i pullman bolognesi.
Presenti circa 150 tifosi laziali nel secondo spicchio di Curva “San Luca”, tutti provenienti ovviamente da fuori la regione Lazio, dove la vendita dei biglietti era vietata: Milano, Abruzzo, Veneto o la stessa Emilia, tante semplici pezze di fattura artigianale indicavano le varie “sezioni” a supporto delle Aquile biancocelesti. Tanto di capello comunque per loro, che pur non essendo ultras, nel loro piccolo hanno tifato con qualche semplice coro ed un abbozzo di sciarpata verso la fine della partita.
Fabio Bisio.