Un Arezzo che sta attraversando un difficile momento attende la lanciata Cremonese, per una sfida che forse vale poco per l’aspetto tecnico ma che sugli spalti può fornire diversi spunti. Gli amaranto hanno poco o niente da chiedere al campionato, mentre i lombardi devono racimolare ancora qualche punto per centrare una salvezza che sembra proprio a portata di mano. Sugli spalti si affrontano due tifoserie che per motivi diversi sono ormai realtà consolidate nel calcio che conta. I cremonesi hanno calcato, in tempi non sospetti, i gradoni di stadi di Serie A e B, facendosi apprezzare in giro per l’Italia. Gli aretini sono diventati negli anni un gruppo che ha saputo rinnovarsi senza snaturare le proprie origini.

Che la repressione abbia toccato punti inimmaginabili da qualche anno è ormai cosa assodata ed anche ad Arezzo si ha la conferma di come sia materialmente difficile, in certe realtà, poter esprimere a colpi di bomboletta il proprio pensiero all’interno dello stadio. Gli ultras della Curva Sud non si perdono d’animo e come nel loro DNA riescono ad escogitare la maniera per poter esprimere le loro idee all’esterno del’impianto, luogo dove in questo pomeriggio trovano posto due striscioni che affrontano tematiche diverse. Il primo che incontro è a firma Fossa e recita:”Noi veri tifosi…voi finti politici. Non abbiamo niente in Comune”, il secondo è a firma dell’intera Curva Sud: ”Lega – F.I.G.C.: avete salvato i vostri interessi e quelli dei telespettatori…ma chi tutela i tifosi che al Tardini occupano i gradoni?”.  Sicuramente il caso – Parma è abbastanza scottante e proprio in questi ultimi giorni è tornato prepotentemente a galla con la giustizia che mette nuovamente mano per la formazione dei prossimi campionati nazionali. La domanda che va per la maggiore è in che campionato giocherà il Parma il prossimo anno. Se attualmente la risposta è avvolta in una folta nebbia, chi ancora una volta risulta assoluto vincitore della causa è il tifoso e l’ultras in particolare, visto che la squadra non è mai stata abbandonata ed i Boys sono andati ben al di là dei propri doveri per tentare di tener su la baracca.

I cremonesi in questo pomeriggio si presentano in una cinquantina scarsa di unità e si contraddistinguono per tenere in mano lo striscione “Cremona”, mentre le pezze vengono attaccate alla recinzione. Sul piano del tifo riescono a farsi sentire chiaramente con qualche coro accompagnato da battimani mentre la curva di casa si fa preferire per i bei bandieroni sventolati e per i numerosi due aste alzati nelle varie fasi della partita.

A far festa sono gli ospiti, vittoria conquistata e traguardo che ora dista solo qualche misero punto.

Valerio Poli