In Curva Nord si conta qualche presenza in più nelle gradinate centrali; segno che si sta creando una bella atmosfera intorno alla curva novarese e oggi sono circa un centinaio gli ultras schierati dietro la pezza Nuares.

La partita scorre veloce accompagnata dal tifo degli azzurri che cercano di sostenere al meglio la squadra, imbastendo anche una bella sciarpata: un tocco di colore in una grigia giornata come quella appena passata. Due bandieroni, sventolati ai lati della gradinata centrale, danno una bella nota di colore all’impianto novarese.

Sul fronte opposto sono circa una ventina i toscani arrivati in terra piemontese; si piazzano a lato del settore e si dispongono dietro la pezza Curva Nord. Un bandierone completa “l’arsenale” degli arancioni. Diversi cori secchi, tra cui alcuni indirizzati verso gli odiati riminesi, gemellati dei novaresi, rendono la gara sugli spalti un po’ più frizzante viste anche le pronte risposte dei diretti rivali di oggi. Il repertorio pistoiese spazia dal sostegno alla maglia a cori pro-diffidati, quando la voce viene a mancare ci pensano le manate a riempire il vuoto.

I secondi 45’ scorrono velocemente accompagnati dal tifo della Nord che risulta coinvolgente e continuo; dal sostegno ai diffidati passando per battimani ritmati, la curva fa sentire la propria vicinanza alla squadra. Sull’onda dell’entusiasmo, vista la prestazione della squadra di casa, qualche battimani proposto dalla Nord viene recepito dal pubblico locale, creando un buon impatto sonoro .

Il dominio del Novara però è sterile, la gara si anima nei minuti finali quando il direttore di gara lascia correre dopo un dubbio contatto in area pistoiese che catalizza il tifo dello stadio intero verso la terna arbitrale.

I numeri iniziano ad essere importanti per la curva del Novara, che ha avuto tanti momenti no in questi ultimi anni e ora pare risollevarsi, per merito anche di chi mette anima e corpo a sostegno della causa “Curva Nord”.

Nel corso del match vengono esposti, dai toscani, due striscioni in memoria di altrettanti ragazzi pistoiesi che dall’alto seguono le sorti della propria squadra. Un modo tanto semplice quanto efficace per tenere viva la memoria di chi non c’è più.

Alessio Farinelli