Poco più di 2.500 spettatori al Piola per assistere a quello che, da queste parti, viene soprannominato come ‘’derby del Ticino’’.

Dalla vicina Busto Arsizio si presentano circa 130 tifosi di cui una novantina raggiunge Novara in treno ed i restanti arrivano con un bus.

Presenza ospite piuttosto massiccia rispetto al solito e questo nonostante la tifoseria sia stata recentemente colpita da alcuni daspo. Dietro agli striscioni ULTRAS PRO PATRIA e MADE IN BUSTO sono almeno una sessantina i ragazzi (quasi tutto a torso nudo) che si impegnano a sostenere i tigrotti.

Ancor prima dell’inizio della gara, sono proprio i bustocchi a rinfocolare la rivalità con cori offensivi nei confronti dei locali, che a loro volta non si fanno pregare due volte per rispondere a tono.

La curva di casa si presenta con qualche novità rispetto alla passata stagione: oltre al gruppo portante NUARES, è presente a centro curva anche lo ZOO, gruppo storico che fino all scorso campionato vedeva la propria presenza ai lati della nord. A questi due striscioni si affiancano poi anche quello dei C.D.M. (Compagni di Merende).

Molto colore è offerto dai tre bandieroni Nuares, Zoo 1990 e quello con l’effige di Nini Udovicich che sventoleranno senza sosta per tutta la gara.

Nei distinti inoltre si nota anche la presenza del gruppo SENZA PADRONI con tanto di bandierone.

La gara in campo invece regala emozioni sin da subito, visto che dopo soli undici minuti viene annullato alla Pro Patria un gol per presunto fuorigioco, che per certi versi è solo il preludio di quanto avverrà poco più tardi.

Al 31esimo infatti la Pro Patria passa in vantaggio, facendo gioire gli ospiti accorsi, ma senza che i locali si perdano troppo d’animo spronando gli azzurri ad una reazione con cori come “Noi vogliamo 11 leoni” e “Dai Novara facci un gol”. Al 38esimo però arriva la doccia gelata, con la Pro che raddoppia ed esulta nuovamente sotto i propri sostenitori.

Nonostante il risultato favorevole ai tigrotti, forse il calo di tensione agonistica produce un certo rilassamento sugli ospiti che si spengono un po’ a livello canoro, mentre la Nord di casa continua a farsi sentire con continuità.

I bustocchi tornano poi a farsi sentire in maniera perentoria nel finale di primo tempo al coro ‘’Vincere’’. Nell’intervallo invece spazio per la premiazione da parte del club Fedelissimi per Pablo Gonzales, passato all’Rg Ticino, squadra della vicina Romentino, ma idolo ancora amatissimo dal popolo azzurro.

Nel secondo tempo, all’11esimo gli ospiti si fanno nuovamente notare per l’accensione di una torcia flash e l’esposizione di uno striscione per i propri diffidati. La Nord invece anche in questo secondo frangente, nonostante il doppio svantaggio, non smette mai di incitare la squadra, chiedendo comunque la vittoria ai propri beniamini. Il sussulto arriva al 30esimo con il Novara che accorcia le distanze e riapre di fatto la gara.

C’è ancora tempo per qualche schermaglia goliardica, con la curva ospite che canta “il bustocco pezzo di merda” riproponendo ironicamente lo stesso coro fatto dai novaresi poco prima. Non ce n’è però abbastanza per riscrivere le sorti della gara, che non regala più altre emozioni e termina 2-1 in favore della Pro Patria, a fine gara direttasi in blocco sotto il settore, a condividere gioia e applausi con i propri tifosi festanti.

Alan Cacciatore