Mentalità Bresciana: Brescia, calcisticamente parlando, è una di quelle piazze italiane che hanno fatto la storia. E nel Nord Italia è una delle migliori tifoserie e – insieme a Bergamo e Verona – è espressione di una “provincia” che è tale solo nel nome. Curva storica la Nord, negli Anni ’90 ha goduto del suo momento più fulgido e gruppi come i Brescia 1911 hanno rappresentato davvero uno spartiacque nel mondo del tifo (non solo bresciano). Peccato per le divisioni successive e per lo spostamento nei distinti di quest’ultimi, ma anche grazie alla costruzione della nuova curva, più vicina al terreno di gioco (comunque aspettando uno stadio degno del blasone di questa città) il tifo anche in Nord sta ritrovando l’entusiasmo e la verve dei tempi migliori. Nel disegno in oggetto, ho voluto omaggiare sia questo gruppo (Mentalità Brescia 1911), che la tifoseria nel suo insieme; la testa di leone sulla destra richiama da un lato il coraggio e la fierezza di questa tifoseria, dall’altro il simbolo universalmente conosciuto dei biancoblu… Brescia leonessa d’Italia!
Vecchi Lions Napoli: Storico gruppo del variegato panorama Ultras partenopeo, rimasto fedele, nel corso degli anni, ad uno stile essenziale, ruvido e diretto, sempre in prima linea nei frangenti più “caldi” e sempre in testa insieme ai più importanti gruppi napoletani nel dettare le linee guida e l’impostazione del tifo. Gruppo intransigente e schivo, senza bisogno di nessuna pubblicità, senz’altro uno dei migliori gruppi Ultras dello Stivale. Ho voluto creare un disegno che richiamasse una “vecchia mentalità” ed una “vecchia maniera” di concepire lo stadio, lontano dai lustrini e dagli stili più modaioli che vanno per la maggiore in questi ultimi anni. La scritta strizza l’occhio agli Anni ’90 e l’unica “velleità” che si concede è una sorta di riflesso, che dona un senso di tridimensionalità. Al posto della classica testa di leone stilizzata (che però era ripresa pedissequamente dalla più famosa Fossa dei Leoni del Milan), ne ho utilizzata una simile ma (mi permetto) più originale.
Lazio Fans: Disegno che celebra, più che l’omonimo gruppo Ultras al seguito dei biancocelesti, un’impostazione british, molto peculiare ed accattivante, della Nord di Roma. In seguito all’irruzione sulla scena Ultras nazionale degli Irriducibili (era il lontano ’87) ed alla successiva rivoluzione del cosiddetto “tifo all’inglese”, la Curva Nord (già molto “anglofona” di suo, Eagles’ Supporters docet) cambiò totalmente la sua estetica, riempiendosi dei drappi più fantasiosi, di due aste in quantità industriale e di bandierine fai-da-te assai curate e cool, diventando molto simile ad una vecchia side d’oltremanica dei tempi d’oro, riveduta e corretta. Anche l’estetica dei colori (cosa che ho voluto sottolineare nel mio disegno) cambiò radicalmente, ed al classico biancazzurro (a volte biancoblu) subentrò l’uso dei tre colori – bianco, azzurro e blu – che mischiati tra loro davano luogo a pezze, bandiere e materiale unici ed assai accattivanti (espediente che sarebbe poi stato ripreso da tantissime tifoserie, diventando in pratica una moda ed una caratteristica del tifo Anni ’90 in cui, a mio avviso, la Nord laziale toccò il suo acme).
Ultras Napoli: Come per il disegno precedente (vedi sopra), non vuol rappresentare l’omonimo gruppo della Curva B partenopea, quanto piuttosto l’intera tifoseria del Napoli. Ed oltre al “solito” blu che abbonda in tutto il materiale Ultras di questa straordinaria tifoseria, ho voluto aggiungere anche un po’ d’azzurro (lo stesso del logo sociale) per un disegno forse inconsueto ma comunque di buona resa. Per quanto riguarda il font usato per la scritta, è lo stesso prediletto da tanti Ultras partenopei per realizzare le proprie pezze (soprattutto in Curva A: Niente incontri solo scontri, Alcool e gradinate, Secco vive). Un’altra particolarità è quella d’aver utilizzato la N del bel logo sociale come prima lettera della parola NAPOLI.
Warriors Ultras Palermo: Nati nel 1980 i W.U.P. hanno portato (insieme alle Brigate Rosanero, nate nello stesso anno) una ventata di freschezza nel tifo palermitano, ancora legato al Commandos Aquile e ad un sostegno di matrice Anni ’70 più improvvisato e folkloristico. Coadiuvati da diverse importanti sezioni in tutta la provincia palermitana e nel Nord Italia (dov’è corposo il sèguito rosanero di emigrati e studenti), i W.U.P. sono stati il gruppo principale della Curva Nord per tutti gli Anni ’90 e 2000 ed hanno segnato, in positivo, l’evolversi del Movimento Ultras della città più popolosa del Sud dopo Napoli. Coreografici, compatti, colorati, non hanno mai mollato neppure negli anni grigi della Serie C, quando il sostegno alle Aquile s’era fatto davvero risicato, potendo contare su poche migliaia di aficonados che si perdevano nel bellissimo Favorita (oggi Barbera); tutt’altra storia dopo, gli anni di B ed il giusto ritorno in Serie A (con un’indimenticabile finale di Coppa Italia), col Palermo che ha ritrovato il pubblico che merita. Nel disegno in oggetto ho posto il nero come sfondo e le scritte in rosa, riprendendo il modus stilistico di questo gruppo; sulla sinistra una testa d’aquila – da sempre suggestivo simbolo di squadra e città – vigila attenta sulle proprie insegne.
Luca “Baffo” Gigli.
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