Sotto una pioggia fitta e fastidiosa raggiungo Osimo con la quasi certezza che il meteo avrebbe rovinato questo derby tra Osimana e Castelfidardo, invece una mezz’ora prima del fischio d’inizio, il cielo chiude i rubinetti e finalmente riesco a scendere dalla macchina per espletare la solita burocrazia fatta di documenti da consegnare e un accredito che non si sa mai a chi chiederlo tanto più si scende in basso nelle gerarchie calcistiche.

Nonostante il mio arrivo in Osimo un’ora prima della partita, riesco ad entrare in campo a pochi minuti dal calcio d’inizio, giusto in tempo per vedere gli ospiti entrare nel loro settore e iniziare a intonare i primi cori all’indirizzo dei padroni di casa.

I ragazzi di Castefidardo oggi sono veramente carichi e numerosi, fanno gruppo dietro allo striscione tenuto in mano per tutta la gara e iniziano a sostenere i biancoverdi in campo senza mollare un solo attimo.

A metà primo tempo alzano uno striscione per i loro gemellati Polacchi e di rimando contro i rivali, per poi portare avanti lo stesso coro per oltre quindici minuti (cosa che mi è sempre piaciuta di loro). I padroni di casa non son da meno e accolgono i giallorossi in campo con un copricurva e qualche torcia e anche loro non si fanno pregare per insultare gli ospiti. Si fanno notare anche per manate e bandiere sempre al vento mentre nel frattempo si arriva alla fine dei primi quarantacinque in perfetta parità, sia sugli spalti che in campo, copione che si ripete nella ripresa, con cori goliardici dei locali sui rivali e in favore di Gabriele Sandri.

A metà secondo tempo gli ospiti passano in vantaggio facendo esplodere gli ultras biancoverdi che, presi dalla giusta euforia, ci impiegano un po’ per ricompattarsi e continuare a sostenere la loro squadra. Gli Osimani non sembrano accusare il colpo e cercano di spingere la loro squadra ad un pareggio che arriverà all’ultima azione su una rovesciata all’incrocio dei pali.

I quasi 1.300 spettatori esplodono e in molti si avvicinano alla vetrata divisoria per sbeffeggiare gli ospiti che nel frattempo già pregustavano la vittoria in questo derby.

Arrivando alle considerazioni finali, quest’oggi ho assistito ad una gran bella gara nonostante le due squadre siano a metà classifica.

Fuori dallo stadio i padroni di casa presidiano le strade mentre un paio di volanti della polizia sui quattro km che separano le due città scongiurano ulteriori code anche all’esterno di questo derby. Che come ogni derby, a prescindere da latitudini calcistiche o geografiche, regala sempre risvolti interessanti.

Francesco Fortunato