Anche per questo incontro interno del Parma contro il Pisa, la perdurante e lodevole iniziativa dei biglietti a cinque euro porta ad una Curva Nord ancora una volta sold out e in ottima forma in termini di tifo. A ciò contribuisce inoltre, sembra superfluo dirlo, un Parma che in questa stagione sembra in stato di grazia e che se all’inizio di campionato risolveva puntualmente le partite ai primi minuti, anche con il Pisa conferma e impone invece la sua nuova legge in zona Cesarini: Spezia, Palermo e oggi con i nerazzurri toscani, sempre decisivi per i ducali gli ultimi minuti di gara.

All’inizio del match i gialloblù tirano fuori per la terza volta il bandierone che venne realizzato per il derby contro Bologna nel 2018, raffigurante un’incisione della città di Parma risalente al Settecento realizzata dall’artista tedesco Probst Johann Balthasar. Verosimilmente potrebbe anche essere l’ultima visto che lo stesso comincia a soffrire l’usura del tempo.

Dei pisani c’è innanzitutto da segnalare il loro arrivo scaglionato, non si è ben capito se per problemi sull’autostrada della Cisa o per i parcheggi, ad ogni buon conto hanno iniziato a tifare al quindicesimo del primo tempo circa. Dopo il silenzio iniziale, l’apoteosi: i 1.844 pisani sono autori davvero di un gran tifo, tengono molto bene su i cori, non ne fanno nemmeno tantissimi, girano attorno a quei 6/7 temi principali che sono però quelli più gettonati, che piacciono alla gente e che quindi tutti seguono. Persino nelle zone laterali dove di solito più apatico è il modo di seguire l’incontro. Tanto di cappello ai pisani, che il tifo notoriamente lo sanno fare, temprati dagli anni duri in cui spesso la propria compagine si è ritrovata a passare. E che se prima o poi potranno portare a quella Serie A da così tanto tempo perduta, di certo loro possono già ritenersi all’altezza di questa evenienza.

Vanno segnalati anche alcuni striscioni a partire da quello pisano per la strage di operai nel cantiere Esselunga di Firenze ad uno parmigiano in ricordo di Maurizio Alberti, che si guadagna il sincero applauso della controparte. Nel complesso una gara davvero molto bella, sugli spalti e anche in campo, dove il Pisa dimostra di meritare molto di più della classifica attuale. Peccato che proprio quando pensava di aver raggiunto un sospirato pareggio al novantaduesimo, viene punito a stretto giro dalla rete dei padroni di casa sul filo della sirena. Fischio finale poi tutti felici e contenti sotto la Nord a festeggiare: è davvero l’anno del Parma.

Giovanni Padovani