Le nuvole sono palloncini gonfiati ad acqua. Il fulmine è lo spillo che le buca. Ed ecco fatto un gavettone al mondo ultras. Ancora una volta una settimana preceduta dalle solite tastiere infamanti dove, pur di non fare i conti con la realtà, si preferisce convivere con la finzione ed esaltarsi per il nulla, creando allarmismo inutile.
Presi da tanta foga settimanale, arriva il giorno dell’evento, e ciò che si crea attorno è un ambiente appagato e scarso della giusta adrenalina. Chi sono questi soggetti? Si potrebbe pensare che sono adolescenti, a cui i genitori hanno comprato un pc e che scoprono uno stupendo modo di divertirsi. Magari un giorno crescendo scopriranno cosa sia il rispetto e la smetteranno. Il fenomeno si fa invece preoccupante quando si scopre che l’ultras da tastiera non ha età, e qui si potrebbe parlare di patologia, ma forse più semplicemente siamo solo in presenza di vigliacchi. A mio modo di vedere le pagine di facebook sono interessanti per vedere foto e notizie che in precedenza vedevamo qualche volta al mese su giornalini dove nessuno dava il diritto di commentare, offendere o rispondere ad insulti. Ma alla prossima rivalità ci ritroveremo punto e a capo. Con tastiere Rambo sempre più incazzate.
Oggi il mio servizio al San Nicola è condiviso con l’eterno viaggiatore di stadi Antonio Vortex. Il freddo autunnale incomincia a sentirsi e lo stadio questa domenica pomeriggio registra ad occhio più di ventimila presenze. Gli avellinesi occupano quasi tutto il settore ospiti che registra dei vuoti nella parte superiore. Tifoseria di tutto rispetto. Unico striscione “Avellino” quest’anno senza la scritta più piccola“Avellino contro l’articolo 9”. Si fanno sentire spesso e volentieri per tutto l’incontro, con i classici cori secchi. Notevoli gli insulti alla tifoseria barese. Non mancano classiche bandiere ironiche, che richiamano all’Albania e una con la sigla della Snai, che ancora cerco di capire cosa possa avere a che fare con la tifoseria barese.
Ironia sicuramente niente più, come d’altronde su sponda barese, con l’immancabile rappresentazione del gregge. Nel complesso, una buona prova, nel contesto anche molto colorata dalle solite bandiere e sciarpe. Non era facile oggi farsi sentire. Loro ci sono riusciti a piccoli tratti. Fumo old style, nella Nord barese. Quello visto a partita iniziata dal settore dei Seguaci della Nord fa tornare indietro nel tempo. Fumoni biancorossi come non si vedono nelle curva italiane da un bel pezzo o raramente fanno da contorno alla splendida sciarpata fitta del consueto inno.
Messo in preventivo i tanti occasionali, la prova della curva risulta più che buona. Anche con il pareggio biancoverde la tifoseria barese dà segni di profonda maturità spingendo con un sostegno continuo e con l’incitamento a tratti massiccio. Tantissimi cori di scherno verso la curva avversaria, e dopo il 2-1 Nord (e non solo) diventa una bolgia infernale.
Non mancano i periodi morti, ci stanno sempre, ma nel complesso oggi abbiamo visto un bel confronto canoro, colorato come prevedibile da ambo le parti. Peccato solo che i veri sconfitti, oggi, siano stati gli affetti da patologia da tastiera, quella che colpisce la settimana dal lunedi al sabato.
Testo Massimo D’Innocenzi
Foto Antonio Vortex