Come ogni anno eccoci arrivati alla fase nazionale della coppa Italia d’Eccellenza che mette di fronte tutte le squadre vincitrici della Coppa Italia a livello regionale in un torneo in cui, oltre all’ambito trofeo, è in palio un posto in Serie D. E qualora la vincente quel posto se lo fosse già conquistato in campionato, lo stesso spetterebbe alla finalista.

In questo primo turno siamo già al primo giro di boa, si giocano le partite di ritorno e la seconda giornata per quanto concerne i due triangolari. Io decido di gustarmi il confronto tra la squadra umbra del Villabiagio opposta a quella marchigiana del Biagio Nazzaro della città di Chiaravalle. All’andata finì 0-1 per gli umbri, ma ancora il confronto è aperto, per cui mi auguro una partita aperta e seguita dai tifosi, soprattutto ospiti di cui ho sempre sentito parlar bene e che ho visto in azione un paio di volte.

Parto alla buon’ora in direzione Castiglione della Valle, frazione del comune di Marsciano di appena 455 abitanti. Il Villabiagio è una società abbastanza giovane, nata nel 2001 dalla fusione di due paesi, San Biagio della Valle e Villanova di Marsciano, ma con un palmares di tutto rispetto avendo già vinto un campionato di Eccellenza nella stagione 2013/14 e disputando il campionato di serie d nella stagione successiva. Gioca le sue gare interne al “Vestrelli” di Castiglione della Valle, ma solo da un paio di anni, più precisamente dalla promozione nel campionato di Serie D. Lo stadio è composto da una tribuna rialzata per i locali e dall’adiacente settore ospiti in ferro a lato della tribuna.

I locali vengono abitualmente seguiti da semplici appassionati che si godono la partita comodamente seduti ed anche quest’oggi non ci saranno cambiamenti, così la scena sarà tutta per gli ospiti, quantificabili in 30-40 unità, che arrivano quasi a ridosso del fischio d’inizio ed entrano tutti insieme per poi attaccare le pezze alla balconata.

Sul piano coreografico non c’è nulla da vedere, visto che non hanno nemmeno una bandierina, mentre a livello canoro partono cantando e cercando di aiutare la squadra a colmare il divario di un gol della partita d’andata. Tifo non sempre continuo, con pause che si faranno notare nel corso della prima frazione, forse anche per via dei due gol presi, uno al quarto d’ ora e l’altro sul finire della prima frazione. Comunque i battimani ad accompagnare i cori non mancano e sono in ogni caso padroni indiscussi di giornata.

Nel secondo tempo, con le speranze di passare il turno ridotte al lumicino, vanno addirittura meglio, alzando i decibel e risultando più continui, sia nei cori che con frequenti battimani, per aiutare la squadra almeno a realizzare il gol della bandiera. Invece capiterà l’esatto contrario, con i padroni di casa a siglare il terzo gol poco dopo dieci minuti della ripresa, marcatura che consegnerà virtualmente loro il passaggio del turno.

A questo punto i ragazzi di Chiaravalle capiscono che è finita, ma non si spegneranno, anzi cominceranno a cantare per loro stessi, per la tradizione, per la storia, per quello che hanno creato: ne risulta un tifo continuo, con poche pause, cori goliardici a non finire, marce nel settore, battimani a più non posso e intensità che aumenta di minuto in minuto. Nel finale logicamente allentano un po’, ma nel complesso sono andati più che bene i Biagiotti, per questo mi piacerebbe vederli con tifoserie più blasonate e navigate.

Dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine della partita con il risultato fissato sul 3-0, ma quando i giocatori ospiti andranno sotto al settore verranno sorprendentemente applauditi dai propri sostenitori e spronati a non mollare e combattere in campionato per puntare almeno ai play off. Per la Villabiagio invece la corsa continua e nel prossimo turno ( i quarti ) se la vedrà con i toscani del Baldaccio Bruni i quali, con gli sfavori del pronostico, hanno estromesso il Rimini ai calci di rigori, recuperando il doppio svantaggio dell’andata.

Marco Gasparri.