16-12-2017: Perugia – Bari 1-3

Torno al “Renato Curi” di Perugia, da cui mancavo da un po’ di mesi, per assistere all’interessante incontro tra “biancorossi”: Perugia – Bari.

La squadra umbra si trova a metà classifica, mentre il Bari è scivolato al quarto posto dopo l’ultima sconfitta casalinga contro il Palermo per 0-3.

In questo sabato la temperatura è scesa di qualche grado, ha già piovuto prima della gara, inoltre il tempo è nero e minaccia ancora pioggia: date queste premesse, non si prevedono numerosi spettatori allo stadio.

Passando sotto la Nord perugina, scopro che i gruppi hanno preparato una coreografia e in alcuni volantini spiegano come realizzarla al meglio con l’aiuto di tutti i tifosi presenti.

Purtroppo le previsioni in fatto di presenze diventano realtà una volta entrato dentro l’impianto di gioco, con circa 7.500 spettatori, vuoti in tutti i settori dello stadio e con la tribuna scoperta in cui ci sono solo pochi spettatori, mentre il settore ospiti è occupato da quasi 400 baresi arrivati con ben quattro pullman e diversi furgoni e auto private.

Entrano le squadre in campo, ma forse per la pioggia o per la poca gente presente ancora in curva, la Nord perugina si limiterà ad un piccolo sventolio di bandiere circoscritto solo ai gruppi principali in basso, rinunciando di fatto alla coreografia.

I pugliesi si sistemano in una parte del settore con il lanciacori e qualche responsabile dei gruppi che prende posto in basso. Leggermente più in alto si sistemano tutti i tifosi che per tutta la partita tengono in mano lo striscione dei SEGUACI e le pezze degli altri due gruppi, BULLDOG BARI 1991 e RE DAVID BARI 1989. Anche loro, come i dirimpettai, ad inizio gara sventolano bandiere e bandierine.

Nel primo tempo gli umbri ci metteranno un po’ prima di carburare, anche perché i tifosi continuano ad entrare pure dopo il fischio iniziale.  Dopo una decina di minuti ritrovano i loro standard abituali ed il tifo non sarà affatto male, seppur in varie occasioni i cori vengano cantati solo dalla parte bassa del settore. Comunque numerosi sono i battimani, continue le sbandierate ed il tifo non subisce troppi scossoni nemmeno dopo il gol barese, arrivato al ventesimo  minuto, anzi cercano di sospingere la squadra al gol del pareggio che arriverà alla mezzora inoltrata grazie a Di Carmine che, con una rasoiata di sinistro, non dà scampo a Micai, scatenando l’entusiasmo della tifoseria biancorossa.

Nel secondo tempo, nonostante la pioggia scenda giù in maniera prorompente e con la squadra sotto per 1-2, i perugini non mollano e continuano a tifare facendo numerosi treni e continuando a sventolare bandiere. Al venticinquesimo la squadra capitolerà nuovamente, subendo il terzo gol e lasciando qualsiasi speranza. Dopo qualche pausa e un po’ di smarrimento cercheranno di non farsi prendere dallo sconforto effettuando una bella sciarpata, molto fitta e duratura.

Passando ai baresi, la prima frazione degli ospiti è sicuramente buona, tifano costantemente la propria squadra con intensi battimani ed è molto bello lo sventolio dei bandieroni. Bella l’esultanza al gol di Galano dopo venti minuti, con la conseguente impennata in fatto d’intensità dei cori. Vengono premiati al quarantunesimo minuto con il gol del bomber Nenè che, dopo il sopraggiunto pareggio perugini, porta nuovamente in vantaggio il Bari.

Nella ripresa, sotto una pioggia battente, continuano a tifare come se niente fosse ed al venticinquesimo, ancora Galano su punizione dalla trequarti, trova il gol del definitivo 1-3 grazie alla complicità del portiere di casa, marcatura che fa esplodere il settore ospiti in una esultanza alquanto prolungata.

Il tifo proseguirà discretamente fino al triplice fischio finale, quando festeggeranno con i giocatori sotto al settore la conquista di questi tre punti importanti, che porteranno il Bari al secondo posto in classifica a meno tre dalla capolista Palermo.

Per i padroni di casa ennesima sconfitta (l’ottava), ma nonostante ciò in zona INGRIFATI si accenderà un fumogeno rosso e tutta la curva canterà cori per i diffidati.

A partita finita ci sarà ancora tempo per scambiarsi, come fatto anche durante la gara, dei cori contro, sia da una parte che dall’altra, ma tutto finirà lì.

Marco Gasparri