Il posticipo serale del lunedì vede al Garilli la disputa della gara tra Piacenza e Triestina, in una serata freddissima dove la colonnina è vicinissima allo zero e la diretta su RaiSport contribuisce ulteriormente a sfoltire le code al botteghino. Determinare quale sia il criterio per il quale si scelga di giocare in serale, in questo periodo e con queste condizioni, è un esercizio che può portare alla follia. Però almeno queste sono partite in cui si vede e si tempra il vero tifoso, quello che la propria squadra la porta nel cuore: sciarpa, cappello, bandiera e si sale sui gradoni a sfidare freddo e assurdità di questo calcio.

Bandiere al vento e “Fino alla fine Forza Piacenza…”, così la tifoseria di casa saluta l’ingresso in campo delle squadre, mentre a metà primo tempo viene esposto lo striscione “Stefano Furlan presente”, applaudito dagli alabardati che in risposta eseguono un coro in memoria di Marco Reboli, che nel pomeriggio è stato omaggiato anche con una corona di fiori da una delegazione di tifosi triestini che s’è recata al cimitero. Sullo stesso tema, la curva piacentina espone nella ripresa lo striscione: ” 21-01 Buon compleanno Principe”.

Tifo buono ma non continuo per i piacentini, la squadra non aiuta e il malcontento per il risultato che va maturando in campo genera cori ironici e di sdegno, anche se negli ultimi il pareggio manca solo per un soffio.

Sono circa una quarantina invece gli alabardati che, sia all’inizio che alla fine, propongono una sciarpata con qualche bandierina. Il motto della loro serata è a “torso nudo si vince la partita”, proposto in più occasioni anche per raccogliere adesioni, richiesta esaudita dalla Triestina che espugna il Garilli con un 2 a 1 soffertissimo in cui ha dovuto reggere all’assedio dei padroni di casa negli ultimi minuti.

Da segnalare in curva piacentina delegazioni di Crema e Sesto San Giovanni, mentre nel settore ospiti si notano gli amici di Busto Arsizio.

Giovanni Padovani